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Visita fiscale per il pubblico impiego: novità in arrivo

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#pinomerola

La riforma della Pubblica Amministrazione firmata dal ministro Marianna Madia ridisegna la disciplina del lavoro nel pubblico impiego e viene a configurarsi come «il miglior biglietto da visita per esprimere la volontà non solo di aprire una nuova stagione contrattuale ma di firmare un contratto». Oltre alla lotta all’assenteismo, al superamento del precariato e alla stretta sui licenziamenti disciplinari la normativa prevede di intervenire anche sul tema delle visite fiscali, introducendo numerose novità. L’intento riformistico è quello di rendere la materia più ordinata, istituendo un polo unico in capo all’Inps, stabilendo fasce orarie di reperibilità e introducendo controlli ripetuti e mirati attraverso cui svolgere gli accertamenti sulle malattie dei lavoratori. Cosa cambia per la visita fiscale con il polo unico della medicina fiscale istituto con il nuovo decreto Madia?

L’arrivo del nuovo decreto PA mira proprio a revisionare le regole delle visite fiscali dei dipendenti pubblici in modo tale da riuscire ad auspicare all’eliminazione del fenomeno delle assenze dal lavoro per malattia da parte dei “furbetti della malattia” che si assentano e si fingono ammalati sempre in coincidenza dell’inizio o la fine dei week end o delle festività. Con il passaggio delle competenze per le visite di controllo reperibilità malattia dalle ASL ai medici INPS sotto il Polo Unico Inps Pubblico Impiego Statali e settore privato, viene ad essere modificato l’attuale meccanismo che prevede per il pubblico impiego il controllo da parte delle Asl territoriali competenti. Il Polo Unico Inps gestirà le visite fiscale sia dei dipendenti pubblici che privati, in modo da rafforzare gli accertamenti ed attivare i giusti meccanismi di controllo e di verifiche malattia attraverso la massimizzazione del “tasso del rendimento” delle visite, venendo ad uniformare le fasce orarie di reperibilità, attualmente 4 per i dipendenti privati e 7 per il Pubblico impiego. Al fine di armonizzare la disciplina dei settori pubblico e privato verranno stabilite le fasce orarie di reperibilità entro le quali dovranno essere effettuati i controlli. Al momento i dipendenti privati assenti per malattia devono essere reperibili quattro ore al giorno, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, i dipendenti pubblici invece sette ore dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Restano ancora disconosciute le risorse finanziarie e umane che, secondo l’Inps, dovranno essere necessariamente incrementate per potenziare i controlli sui dipendenti pubblici. Attualmente l’istituto di previdenza dispone di circa 1.200 medici legali che potrebbero svolgere 3 visite fiscali al mattino e 3 al pomeriggio, che al momento non svolgono, e con le visite al pubblico impiego potrebbero arrivare a saturare questo potenziale. La finalità e l’obiettivo riformistico è quello di assicurare la continuità ai medici già iscritti nelle liste speciali dell’Inps ed eventualmente ampliare la platea, trasferendo le professionalità dei medici delle Asl.

 

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