A Versailles si sono confrontati Hollande, il nostro Premier Gentiloni, la Merkel e Rajoy
Versailles, vertice a quattro sull’Europa. La linea comune cercata nella giornata di ieri in terra francese è semplice, ordinata e conforme: sì a un’Unione Europea a più velocità.
Questo è quanto emerso dal vertice a quatto svoltosi in quel di Versailles, tra i leader dei paesi più popolosi del Continente: Francia, Italia, Germania e Spagna con assente la Gran Bretagna in quando il Pese Britannico è in uscita dall’Euro.
A Versailles il padroni di casa Hollande, il nostro Premier Gentiloni (si sarà sentita la mancanza di Renzi?), la Merkel e Rajoy, hanno usato toni chiari ed alti difendendo la storia legata all’integrazione cercando di trovare strade esterne per un rilancio a questo momento di difficoltà dell’Europa intera. Questo argomento spaventa maggiormente Francia e Germani, in quanto sono vicine le elezioni politiche dei due Paesi: saranno confermati Hollande e la Merkel dai rispettivi popoli? (Negli altri Paesi vota il popolo).
“Sì, ad un’Europa a più velocità” In quel di Versailles è stato questo l’argomento principale con un patto tra i quattro moschettieri: “Sì, ad un’Europa a più velocità” l’espressione chiara di Hollande, per Gentiloni “diversi livelli di integrazione” e per la Merkel “cooperazioni differenziate”. Secondo Parigi e Roma ci vuole “un’Europa che si differenzi” un’idea che risale addirittura al lontano 1954, ben tre anni prime dei famosi trattati di Roma, un progetto fallimentare che aprì proprio a quei trattati.
Le parole di Gentiloni Protagonista del vertice di Versailles sicuramente è stato il Premier Paolo Gentiloni: “ Tutti abbiamo bisogno di un’Europa che guardi alla crescita – ha dichiarato il Premier – ma soprattutto agli investimenti da realizzare. Purtroppo non siamo ancora a certi livelli”. Gentiloni ha poi continuando puntando il dito su tutti i Paesi EU dichiarando che devono essere pronti a fare delle scelte importanti.
Hollande e Merkel in sintonia? Anche Francia e Germania hanno detto la loro. A Versailles la Merkel è stata schietta come sempre: “L’Europa è un Continente costruito sulla Pace e Versailles ne è uno dei suoi simboli – ha dichiarato la Cancelliera – ma se ci fermiamo manderemo tutto a monte”.
Stessa linea per il padrone di casa Hollande: “Sono molte le incertezze – ha detto il capo dello Stato transalpino – e occorre che ci sia un netto sviluppo di tutta la politica e che si partecipi alla risoluzione della crisi in Medio Oriente e Ucraina. L’economia? Non serve a niente il protezionismo”.