GLI ACQUISTI DI VEICOLI USATI EFFETTUATI DA PAESI UE, AL FINE DI CONTRASTATE LE FRODI NEL SETTORE, DEVONO ESSERE PREVENTIVAMENTE COMUNICATI ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE.
Con l’entrata in vigore del decreto fiscale, è stata varata una norma che contrasta le frodi Iva nell’acquisto intracomunitario di veicoli fiscalmente usati.
I soggetti esercenti arti e professioni dovranno trasmettere preventivamente al Dipartimento per i trasporti terrestri i dati identificativi del veicolo e della transazione da effettuare.
Si ricorda che con decreto del 26-3-2018, è entrato in vigore anche per i privati l’obbligo di comunicare al Dipartimento dei Trasporti i dati della transazione per l’acquisto di veicoli da altri Paesi UE, ossia di autoveicoli, di motoveicoli e di rimorchi, nuovi o
usati, e del versamento dell’IVA mediante il modello F24 Elide.
Ora il comma 9-bis del decreto fiscale del 26-10-2019 allegato alla manovra 2020, già in vigore, obbliga l’acquirente (soggetto IVA) a comunicare preventivamente all’Agenzia delle Entrate i dati del veicolo usato che si intende acquisire nei casi in cui non è previsto il versamento dell’Iva con F24 Elide, mettendo sullo stesso piano le operazioni DI ACQUISTO effettuate dai privati /consumatori finali e dai titolari di partita iva.
Quindi tenere a mente, che prima di acquistare veicoli da operatori intracomunitari, occorre informare l’Agenzia delle Entrate dell’operazione di acquisto che si intende effettuare.