ANSA – BRUXELLES – L’Italia ha”squilibri macroeconomici eccessivi” che richiedono uno “speciale monitoraggio” da parte della Commissione che farà rapporto all’Euro-gruppo in merito alle Riforme che l’Italia sta mettendo in atto.
Tra gli squilibri eccessivi: «l’alto debito pubblico, scarsa competitività, aggiustamento strutturale insufficiente».
“L’Italia pur avendo fatto progressi verso il raggiungimento dell’obiettivo di medio termine” per la sostenibilità del bilancio pubblico, detiene “per il 2014 un insufficiente aggiustamento strutturale” per cui sorge la “necessità di ridurre il debito ad un passo adeguato”. E’ quanto scrive la Commissione Ue sulla situazione italiana.
Nella sua analisi degli squilibri macroeconomici effettuata su 17 Paesi dell’Area UE, la Commissione RITIENE l’Italia insieme a Croazia e Slovenia nel gruppo di Paesi dove gli squilibri sono considerati “eccessivi”.
“L’Italia deve affrontare l’impossibile riduzione dell livello molto alto di debito e la bassa competitività estera, entrambe dovute alla lenta crescita “cronica” per cui è richiesto un intervento politico urgente” scrive la Commissione UE.
Secondo questa “la necessità di azioni importanti per ridurre il rischio di effetti avversi sul funzionamento dell’economia italiana e della zona euro è particolarmente importante vista la dimensione dell’economia italiana”.
In particolare, prosegue l’analisi della Ue, “il debito pubblico italiano elevatissimo pesa eccessivamente sull’economia, principalmente in un contesto di durevole debole crescita e inflazione bassa“.
L’obiettivo che deve raggiungere l’Italia è il mantenimento di un avanzo primario molto alto e una notevole crescita del PIL, per un periodo LUNGO, entrambi necessari a mettere il debito IN DISCESA“.
Nel 2013 – COMPLETA LA UE- l’Italia SI E’ AVVICINATA all’obiettivo di medio termine (MTO), ma nonostante ciò l’aggiustamento strutturale per il 2014 appare non sufficiente per la necessità di ridurre il debito ad un passo adeguato”.
Dati tali squilibri, “la Commissione effettuerà un monitoraggio specifico delle politiche dell’Italia nell’ambito del Semestre europeo e farà regolari rapporti all’Eurogruppo e al Consiglio Europeo”.
Olli Rehn ha detto all’ Italia che sono urgenti le riforme per la crescita e l’occupazione.
“Invitiamo il nuovo Governo ad affrontare gli squilibri che richiedono urgenti politiche e a fare le riforme per rafforzare crescita e occupazione”. Così Olli Rehn parlando degli squilibri macroeconomici dell’Italia.
L’andamento del debito pubblico ribatte il nostro Ministero del Tesoro, è conseguenza della recessione, in relazione al Pil negativo, ossia della crescita modesta anche per gli anni precedenti la crisi e della importante recessione durante la crisi”. Così il ministero dell’Economia che, in risposta all’Ue, ricorda lo ‘sforzo significativo’ (3 punti di Pil) fatto dall’Italia sui conti.
Il ministero dell’Economia ha anche dichiarato che ”la competitività dell’economia italiana è attualmente limitata dall’elevato cuneo fiscale sul lavoro, un problema che il Governo Renzi si sta preparando ad affrontare con determinazione”.
Ndr.
I governi italiani, sono impegnati solo sulle azioni occorrenti per mantenere il potere politico, noncuranti di ciò che potrebbe succedere all’economia dei piccoli e ai propri concittadini.
Oggi si sta assistendo a grida di vittoria per il probabile accordo sulla riforma elettorale e non si capisce cosa si sia vinto. A cosa serve la riforma elettorale per i gravi problemi economici, e rispetto alle criticità ben spiegate dalla Commissione UE?