Tempi di retribuzioni? Addio contanti, solo bonifico o assegno

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Si avvicinano le festività e le famiglie italiane tra bollette, regali, tasse e spese natalizie varie necessitano di liquidità: c’è necessità di incassare lo stipendio e le tredicesime per fare fronte alla mole di spese che tutto questo periodo di tempo, dal giorno dell’Immacolata fino alla Befana, assorbirà alle tasche degli italiani.

Insomma, anche quest’anno tra tasse, conguagli in bolletta, regali, pandori, panettoni e “bollicine” le famiglie italiane dovranno esborsare milioni di euro. Occorre incassare prima possibile lo stipendio e la vecchia cara tredicesima che ogni anno a Natale funge da “cuscinetto” per acquistare quanto occorre per queste festività natalizie.

Come incassare lo stipendio dal datore di lavoro? Addio agli stipendi ed alla tredicesima in contanti: è questo ciò che prevede un emendamento del Pd.

Le retribuzioni e la tredicesima dovranno essere accreditate dal datore di lavoro tramite bonifico bancario, strumenti di pagamento elettronico, assegno e pagamenti in contanti presso sportello bancario, pena vedersi irrogata una sanzione di 5.000 euro.

L’intento normativo è quello di rendere i pagamenti sempre più tracciabili: Titti Di Salvo (Pd) ha commentato a tal proposito “I datori di lavoro o committenti non possono corrispondere la retribuzione per mezzo di assegni o di somme contanti di denaro, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato“. Il ddl prevede inoltre che “la firma della busta paga apposta dal lavoratore non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione“.

 

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