Tasse alte in Italia, il problema continua con il primato del nostro Paese
L’Italia è la casa principale delle tasse. Le tasse alte in Italia per ogni Governo che passa da Palazzo Chigi sono un vero problema, soprattutto negli ultimi anni e dopo l’ultimo Governo Berlusconi, le tasse alte sono state all’ordine del giorno senza che nessuno faccia mai niente per ridurle con i poveri cittadini che ci rimettono quasi sempre. La strada da intraprendere per recuperare un po’ la competitività fiscale è lunga ma qualche segnale positivo soprattutto nell’ ultimo periodo sembra arrivare. I numeri al momento ci parlano di un total tax rate in Italia che resta sempre tra i più alti d’Europa dove il nostro Paese è posizionato nella graduatoria totali al posto numero 137 su 189 Stati ; c’è però anche da segnalare che dall’ anno scorso il risultato è arrivato del 64,8% su tutti i profili commerciali, un dato da non sottovalutare in chiave futura. Questo però ci fa pensare molto e il nostro Paese rimane lo stesso lo Stato che ha le tasse più alte di tutta Europa nonostante i buoni miglioramenti dell’ultimo anno appena trascorso.
Nel 2015 la percentuale sui profili commerciali è salita del 65,4% ed è in leggero miglioramento rispetto all’ anno precedente, anche se tanto da fare c’è ancora. Ma una serie di precisazioni sono state dovute fare in Italia per una situazione molto critica soprattutto per i cittadini. Secondo Fabrizia Lapecorella, direttore del dipartimento del Mef, il carico fiscale in Italia degli ultimi dieci anni, quindi si parla del decennio che è partito neo 2004 fino al 2014, per le imprese è passato dal 76% al 64,8% e si può notare che si è ridotto di quasi dodici punti. Lapecorella ha poi concluso il suo intervento dichiarando che per l’anno nuovo le misure in arrivo con la legge di Stabilità saranno decisive grazie al taglio dell’Ires. Un passo in avanti per tutte le imprese italiane che non può essere favorevole dopo la tremenda crisi economica che ha colpito l’Italia qualche anno fa dove l’emergenza e i licenziamenti erano all’ ordine del giorno.
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