La TASI sta impegnando i Comuni italiani in una corsa contro il tempo per inviare le delibere al Dipartimento delle Finanze ai fini della pubblicazione e poter incassare il primo acconto 2014 entro il 16 ottobre 2014 il saldo a a dicembre 2014 (giusto per agevolare chi ha poche finanze).
I Comuni italiani in totale sono 8.094 di cui solo 2.187 avevano deliberato la misura della TASI in maggio 2014 per il primo acconto del 16 giugno 2014.
Si stima che altri cinquemila comuni faranno in tempo ad inviare le delibere al Dipartimento delle finanze per la pubblicazione – che dovrà avvenire entro il 18 settembre 2014 – al fine di riscuotere il primo acconto 2014 il 16 ottobre 2014.
Le aliquote Tasi stabilite dai singoli Comuni si conosceranno probabilmente solo dopo la loro pubblicazione prevista per il 18 settembre, ma nonostante il rush finale e il superlavoro del Ministero per gestirlo, si intravede all’orizzonte un’altra situazione di CAOS, dove i contribuenti non sapranno per cosa arrabbiarsi:
– Se per dover pagare di nuovo la tassa sulla prima casa eliminata per il 2013 oppure mai pagata;
– se invece per l’enorme confusione sul quantum da versare insieme all’inquilino.
Molti saranno i contribuenti italiani che avranno LA MAZZATA, dovendo pagare per la prima volta la tassa sulla prima casa rispetto all’ IMU, quando, per abitazioni con rendita medio bassa (prima esentate dall’IMU sulla prima casa, per la detrazione fissa di 200 euro oltre i 50 euro per figlio convivente inferiore a 26 anni) con l’unica DETRAZIONE possibile che sarà lo sconto discrezionale del Comune in cui risiede.
Quindi scure in quei Comuni dove non sono previste detrazioni, o dove la delibera comunale non sarà visionabile nell’archivio informatico del Ministero (in quel caso si pagherà l’aliquota dell’1% senza detrazione).
Riepilogando la TASI si pagherà sugli immobili:
Abitazione principale. Appartamento con rendita ad esempio di euro 1000 + 5% di rivalutazione X 60 coefficiente Monti X aliquota deliberata /1000 = TASI DA PAGARE PER INTERO ANNO – EVENTUALI DETRAZIONI / diviso 2 = I ACCONTO TASI DA PAGARE ENTRO IL 16 OTTOBRE 2014.
Seconde case: molti Comuni hanno scelto, bontà loro, di non far pagare la TASI sulle seconde case , ed in ogni caso su queste i tributi da corrispondere non potrà superare l’aliquota massima del 10,6 per mille per appunto riferito all’IMU, TASI E TARI.
Seconda casa locata: il 10 o il 30% di ciò che si è determinato con il calcolo visto sopra dovrà essere pagato dal condomino e la differenza dal proprietario.
Insomma nelle più classiche delle commedie italiane, per far dimenticare quanto costa abitare in questo Stato e far dimenticare la mazzata ricevuta, si fa di tutto per distrarre il contribuente nel cercare un disgraziato consulente che gli faccia il calcolo della TASI da pagare.