Gli studi di settore anche dopo l’introduzione di nuovi strumenti di accertamento, quali redditometro e spesometro difficilmente andranno in soffitta.
Infatti la circolare n. 21/E – 2011 dell’Agenzia delle Entrate, indicando le strategie di accertamento per l’anno in corso, gli ha confermato ancora un ruolo importante nella lotta all’evasione fiscale, sebbene più defilato rispetto al passato. Circostanza dovuta soprattutto alla sentenza della Corte di Cassazione del 2009, che ha ridotto le potenzialità accertative degli studi di settore declassandoli a mera presunzione semplice.
Avranno comunque ancora grande valore accertativo solo se altri elementi confermeranno gli scostamenti riscontrati.
In particolare saranno di supporto come anticipato a redditometro e spesometro.
Fonte Il sole 24 ore del 23 maggio 2011 Pag. 11 Parente.
Si ritiene che in tal modo gli accertamenti di “maggiori imponibili” saranno sicuramente di qualità elevata, più mirati e più giusti, mediante l’incrocio dei dati derivanti da studi di settore, redditometro e spesometro, a cui bisogna aggiungere anche le indagini bancarie.
Ma bisogna guardare anche l’altra faccia della medaglia, cioè quella dei maggiori adempimenti a cui saranno sottoposti tutti i contribuenti e i loro consulenti.
Sarebbe auspicabile integrare in un unico software, mediante una implementazione di gerico, le nuove comunicazioni a cui sono sottoposti i contribuenti.
Per esempio in Gerico si potrebbe prevedere l’indicazione delle spese fisse del contribuente quali polizze, leasing, ed ogni altro elemento che consenta a priori di snellire le operazioni di controllo.
Commento RfW.
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