Gli studi di settore, con le due manovre varate dal Governo, di luglio e agosto 2011 (D.L. 98 e D.L. 138), perdono peso specifico…
Essere congrui o adeguarsi alle risultanze di Gerico non salva dall’accertamento induttivo.
Con le modifiche introdotte dal D.L.138/2011 [manovra di ferragosto], per poter evitare l’accertamento, i contribuenti dovranno risultare congrui sia per l’anno oggetto di verifica che per quello precedente. Questo, in sintesi, è quanto contenuto nell’art.2 comma 35 del D.L. 138/2011.
Diventa più semplice quindi per l’amministrazione finanziaria, aggirare la franchigia dei contribuenti congrui, ed emettere nei loro confronti accertamenti induttivi basati su presunzioni semplici.
Analizzando le intezioni del Legislatore, questi da un lato ha inasprito le sanzioni per i contribuenti che omettono di presentare gli studi di settore, o li presentano in modo infedele (D.L. 98 manovra di luglio) – come da ns. articolo correlato-, dall’altro, invece, ha depotenziato l’ombrello protettivo a favore di quei contribuenti che risultano congrui alle risultanze degli studi di settore.
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