Il governo Renzi ─ alla prima uscita legislativa con il decreto TASI approvato ieri dal CDM ─ oltre all’aumento della TASI anti-cittadino, ha eliminato la web tax anti-colossi, e allungato al 31 marzo la possibilità di rottamare le cartelle esattoriali, che pochissimi contribuenti hanno utilizzato per l’utopistico «saldo senza interessi» in unica soluzione. IL PRIMO PROVVEDIMENTO DEL GOVERNO RENZI, HA ALLUNGATO I TEMPI PER ADERIRE ALLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI; HA DATO AI COMUNI LA FACOLTÀ DI APPLICARE LA TASI per lo 0,8 per mille in più rispetto al limite precedente (come da articolo sotto); HA ELIMINATO LA WEB TAX, CHE I COLOSSI DEL WEB AVREBBERO DOVUTO PAGARE, CON RULING INTERNAZIONALE A PARTIRE DAL 1-7-2014.
La dimostrazione DI CIO’ sta nelle nomine dei sottosegretari, pescati in ogni “dove”, tra i diversi partiti e correnti de qua, a garanzia della sua quadriennale permanenza a Palazzo Chigi. Il neo esecutivo non potrà mai mantenere le promesse di una «road map tracciata» per le riforme e la delega fiscale che sono frutto di connessioni logiche non realizzabili. Persona somigliante al giovane Silvio, entrambi ligi al manuale Cencelli. Speriamo di essere contraddetti, PER IL BENE DEL PAESE, e che a differenza delle prime impressioni “la sua incoerenza sia di molto superiore alla sua incompetenza” e non il contrario. Cooptato dalla troika, nelle prossime puntate del Cdm, sotto il controllo di Pier Carlo Padoan, revisore di fatto e di nomina Ue, vedremo lo scostamento del governo Renzi tra promesse/realizzazioni, sicuramente al 99%, ma che con motivazioni sicuramente inattaccabili sarà in grado di scaricare sulla responsabilità di altri.
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