Sistri: Gestione telematica dei rifiuti.
Le imprese tenute al nuovo obbligo di gestione telematica dei rifiuti insorgono: Occorre più tempo per adeguare i sistemi informatici all’applicazione della nuova procedura Sistri e per l’introduzione delle nuove norme nel sistema di gestionale aziendale rispetto al termine del 1° gennaio 2011.
Intanto il decreto legislativo che recepisce la direttiva CEE 2008/98, dopo l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri (firmato anche dal Capo dello Stato), è in arrivo in G.U. e quindi in vigore dal giorno dopo la pubblicazione stessa.
Il problema è che la nuova disposizione, oltre al recepimento della direttiva CEE in materia di rifiuti, ha previsto sanzioni a carico delle imprese che non avranno adottato il Sistri appunto entro il 1° gennaio 2011.
Il presidente di Confindustria ha affermato che Il rischio è quello di multare le imprese per comportamenti ritenuti illeciti secondo il SISTRI ma di fatto non imputabili alle stesse.
Questo risponde a realtà: i problemi sul malfunzionamento del SISTRI non sono stati ancora risolti, ed anche le strutture tecnico operative a supporto si troverebbero in una situazione di grave disagio per quanto riguarda la formazione in materia di funzionamento del sistema:
La lettera dei vertici di Confindustria inviata al Ministro dell’Ambiente che contiene appunto le rivendicazioni di tale mancato adeguamento per cause non imputabili agli obbligati e la richiesta di sospensione delle sanzioni per dodici mesi, previste dal d.lgs. in corso di pubblicazione, è stata accolta favorevolmente dalle imprese.
Ancora una volta, ci sono aziende che vorrebbero operare nel rispetto della nuova normativa, ma non hanno la possibilità di farlo per ragioni esterne: come i ritardi nella distribuzione dei dispositivi “Usb” e l’installazione delle black box occorrenti per i malfunzionamenti dovuti a difetti strutturali nell’hardware e nel software fino ai continui correttivi legislativi e procedurali.
La sospensione delle sanzioni per un anno, ossia per l’intero 2011, per le imprese che non riusciranno ad applicare il nuovo sistema non a causa di loro negligenza ma per ragioni esterne, sembra un atto dovuto anche in presenza di una legge già in vigore.
(Fonte AGI)