L’articolo 24 D.L. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), con la finalità di finanziare (in maniera indiretta) le imprese e i lavoratori autonomi, ha previsto, in presenza di precise condizioni, la non debenza del saldo Irap 2019 e della prima rata di acconto in relazione al periodo d’imposta 2020.
Sotto il profilo soggettivo la disposizione interessa:
- i soggetti che esercitano attività di impresa;
- gli esercenti arti e professioni;
che nel periodo d’imposta precedente a quello di entrata in vigore del citato Decreto (periodo d’imposta 2019 per i soggetti solari) hanno conseguito ricavi e/o compensi non superiori a 250.000.000 euro.
Il suddetto limite deve essere verificato con riferimento:
- ai ricavi caratteristici ex articolo 85, comma 1, lettere a) e b), Tuir per quanto riguarda i soggetti che esercitano attività d’impresa;
- ai compensi ex articolo 54, comma 1, Tuir in relazione agli esercenti arti e professioni.
Lo stesso articolo 24 D.L. 34/2020 prevede, inoltre, delle esclusioni sulla base dell’attività esercitata dai contribuenti ed in particolare, stabilisce che sono esclusi dalla fruizione dell’agevolazione:
- le imprese che esercitano attività assicurativa;
- le amministrazioni pubbliche;
- gli intermediari finanziari;
- le società di partecipazione ex articolo 162-bis del Tuir.
Tra i soggetti esclusi non figurano gli enti non commerciali che conseguentemente rientrano tra i destinatari dell’agevolazione in commento,