Riforma elettorale: Berlusconi e Renzi pieno accordo a due.

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La politica diventa extra-parlamentare. Berlusconi e Renzi, attualmente i più gettonati dai sondaggi, non curanti dei rispettivi partiti, si sono incontrati a due (fuori dal Parlamento) ed hanno raggiunto l’accordo per la riforma elettorale.

Silvio Berlusconi e Matteo Renzi, dopo due ore e mezzo di riunione, tenutosi nel quartier generale del PD, hanno raggiunto un’intesa piena che permetterà di far passare le RIFORME in Parlamento, principalmente la riforma elettorale, che interessa a entrambi per andare subito al voto.

L’obiettivo principale era raggiungere un accordo sulla riforma elettorale, che comunque sarà aperta all’emendatio degli altri partiti.

Il contenuto dell’accordo.
Premio di maggioranza del 20%, per chi raggiunge il 35, sbarramento altissimo 5% per i coalizzati e 8% per i non coalizzati, liste bloccate a 5 candidati.

In tal modo si otterrebbe la governabilità del Paese ma non la rappresentatività, tagliando fuori i piccoli partiti.

Renzi nella brevissima intervista rilasciata a margine dell’incontro, ha parlato di taglio alle indennità dei parlamentari e la conclusione del bicameralismo perfetto, sostituito dalla Camera delle regioni senza indennità ai componenti.

Berlusconi ha dichiarato “l’accordo con Renzi prevede una legge elettorale che rafforzi i grandi partiti con una semplificazione dell’attuale assetto politico. Durante il nostro colloquio – ha detto – pur confermando le critiche all’esecutivo, auspico di poter al più presto ritornare al voto; ho garantito che Forza Italia appoggerà in Parlamento le riforme volte a semplificare l’assetto istituzionale del Paese, specificamente quelle relative alla trasformazione del Senato e alla modifica del Titolo Quinto della Costituzione“.

Fonte Tiscali: 18 gennaio 2014

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