Riforma del catasto: "no vani, ma metri quadri" e "valore di mercato". Utopia

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ANSA. Oggi, la Commissione Finanze della Camera  ha approvato l’articolo della delega fiscale per la riforma del catasto, che si concluderà con il voto in aula entro venerdì 20 settembre 2013.

Le nuove disposizioni per la riforma del catasto fabbricati prevedono che “il valore catastale degli immobili sarà determinato in base ai metri quadri  e  non più sul numero di vani; inoltre sarà correlato  al «valore di mercato» dello stesso  fabbricato.

La riforma del catasto ─ sarebbe un bene per tutti o quasi ─ soprattutto  a favore dei meno abbienti ( in ottica di redistribuzione del carico fiscale)  ma  non per quelli che hanno un immobile con una rendita catastale di 500 euro (al centro di Roma) con 250 mq. di abitazione calpestabile, e valore di 1 milione di euro ma con una piccola rendita). La sua realizzazione non sarà semplice.

E’ utopia legislativa “la Riforma del Catasto fabbricati” vi possiamo assicurare che anche se la riforma verrà approvata, tra decreti attuativi, circolari e regolamenti, il catasto rimarrà quello di adesso per almeno 10 anni se tutto va bene.

Oltretutto sono 60 milioni i fabbricati soggetti alla revisione delle rendite.

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