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Ridurre la pressione fiscale si può !

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#pinomerola

Il problema Fisco in Italia e la necessaria riduzione della pressione fiscale è la chiave di volta della ripresa.

Nel 2013, la scena della politica economica, è stata completamente occupata dall’eliminazione dell’IMU (solo prim casa) che onestamente non ha risolto nessuna crisi economica familiare: infatti il risparmio medio , per nucleo,  è stato di circa 168 euro a famiglia (e in questo calcolo sono comprese anche le mega abitazioni da 250 metri quadri). La pressione fiscale in compenso, per altri rivoli, è stata costantemente in ascesa come la recessione d’altronde…

Ad esempio, l’IMU su un’abitazione prima casa di media grandezza, come 100 metri quadri,  veniva scontata per circa 250 euro annui con due figli a carico.

Di converso ulle altre abitazioni diverse dalla prima, l’IMU è lievitata a dismisura (per chi ha avuto la “sfortuna” di ereditare una seconda casa ….).

PROPOSTA I PARTE
Ma a parte questo, con i 4 miliardi occorrenti per l’inutile eliminazione IMU, ed utilizzando il fondo di garanzia del Medio Credito Centrale si potevano avviare 200.000 giovani all’apertura di un’attività o uno studio proprio finanziandoli con 20.000 euro ciascuno occorrenti per lo startup….

Ciò avrebbe prodotto UN INDOTTO di almeno 500.000 posti di lavoro….

Quest’anno, la devianza dal problema pressione fiscale, arriva da RENZI:  la RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE non è LA PRIORITA’, e con l’occupazione mediatica televisiva la gente comincia a crederci!

Ma per risollevare la situazione di persone che hanno perso tutto a cosa servono oggi LE RIFORME? 

Ma il Fisco e la pressione fiscale non uccide solo per i soldi da esborsare, bensì anche per la vessazione che contribuenti e consulenti sono costretti a subire.

Molte volte lo stress mentale causato  da questo FISCO è superiore alla rabbia  per il versamento di una tassa eccessiva.

E QUI VENGO ALLA SECONDA PROPOSTA:

DOVETE SAPERE CHE IL FAMIGERATO SPESOMETRO, NON E’ NIENTE ALTRO CHE UNA PARTE DELLE SCRITTURE CONTABILI, QUASI TUTTE.

1) SEMPLIFICAZIONE.
BASTA CHIEDERE AL CONTRIBUENTE “LA SPEDIZIONE DELLE INTERE SCRITTURE CONTABILI” RELATIVE AL SINGOLO ANNO, IN MODO DA AVERE DUE EFFETTI POSITIVI PER I CONTRIBUENTI AI FINI DELLA SEMPLIFICAZIONE:

a) Con la spedizione della intera contabilità annuale sarebbe l’agenzia entrate a poter estrapolare ciò che gli serve o cosa vuole controllare.
b) Decadrebbe l’obbligo della stampa dei registri contabili, in quanto trasmessi telematicamente all’anagrafe tributaria.
c) Sarebbe una enorme semplificazione fiscale e validissima per la lotta all’evasione.
d) I contribuenti avrebbero meno compensi da pagare ai consulenti per due adempimenti in meno.

2) RIDUZIONE DELLA PRESSIONE FISCALE.

I condoni sono stati super-utilizzati, purtroppo i suoi introiti sono andati sempre a coprire spese inutili e quindi …. sono stati condoni inutili.
a) Introducendo adesso il condono fiscale, edilizio, contributivo, esattoriale si recuperano almeno 60 miliardi di euro.
b) Riduzione dell’IVA dal 22 al 19%, IRPEF ridotta con scaglioni del 20-30-43%. Il minor gettito sarebbe coperto dai 60 miliardi per il solo primo anno. Perchè ?
b.1 Intanto si amplierebbe la platea dei non evasori (con meno tasse da pagare, perchè rischiare?). Contestualmente dovrà essere varato un provvedimento anti-evasione che demanda lo scovamento degli evasori, alla magistratura ordinaria, come in Germania, abolendo l’inutile agenzia delle entrate.
b.2 In una frase: lo Stato Italiano COMUNICA a cittadini  e imprese”abbiamo ridotte le tasse  per permettere a tutti di pagarle ma chi è scoperto evasore per 5000 euro sconta 1 anno di carcere, per 10000 euro sconta 2 anni di carcere…

IN TAL MODO, la platea dei contribuenti paganti si amplia in misura esponenziale, e il gettito perso in un anno per la riduzione delle aliquote ritorna normale “dopo meno di un anno”.
LE IMPRESE E I LAVORATORI AVREBBE MAGGIORI MARGINI E MAGGIORI STIPENDI, CREANDO UNA MAGGIORE VOGLIA DI PERFORMANCE STUDIANDO DEGLI INCENTIVI LEGATI ALLA MERITOCRAZIA.

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