Resto al Sud: fino a 55 anni, fondo perduto 50%, 60.000 euro per ditte, 200.000 per 4 soci da 50.000

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Resto al Sud più appetibile, dopo l’approvazione della legge di bilancio l. 178 2020, per il quale finanziamento si introducono novità importanti a partire dal 2021.

Aumentano i soggetti finanziabili che ora potranno essere anche soggetti fino a 55 anni invece di 46.

Il resto al sud di invitalia è richiedibile dalle persone fisiche disoccupate per avviare e sviluppare attività d’impresa e professioni, con sede nei territori agevolati delle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Sono inoltre agevolabili 116 comuni rientranti nelle Regioni del centro Italia Lazio, Marche e Umbria colpite da eventi sismici del 2016 e 2017.

Sono agevolabili le attività rientranti nei suenti settori:

Turismo
Attività professionali
Artigianato
Industria
Trasformazione prodotti agricoli, pesca e acquacoltura
Servizi alle imprese e alle persone
——————— Sono esclusi i settori del commercio e le attività agricole

Potranno presentare domanda le costituende imprese o società (60.000 euro per singoli imprenditori e 50.000 per costituende società fino a un massimo di 200.000 euro).

Aumenta la percentuale di fondo perduto rispetto al finanziamento che adesso passa al 50% invece del 35%, mentre l’altro 50% potrà fruire solo degli interessi agevolati da pagare in 8 anni costituende con l’obbligo di costituire entro 60 giorni dall’approvazione.

Il contributo concedibile è pari a:

60.000,00 euro se ditta individuale
50.000,00 euro a socio fino ad un massimo di 200.000,00 euro
A tale contributo, poi, si somma un ulteriore contributo a fondo perduto erogato a completamento dell’investimento e pari a:

15.000,00 euro se ditta individuale o libero professionista individuale
10.000,00 euro a socio nel caso di società

Sono oggetto di agevolazione le seguenti spese:

Opere edili e impiantistica entro il 30% dell’investimento
Spese inerenti il capitale circolante quali materie prime, canoni di locazione, semilavorati, utenze, scorte, assicurazioni ecc. entro il 20% dell’investimento
Impianti produttivi, arredamento, attrezzature e macchinari esclusivamente se nuovi di fabbrica, costi inerenti l’Ict.

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