Report 2011 controlli fiscali GDF: scoperti 50 miliardi di redditi non dichiarati, e 7500 evasori totali.

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Nel 2011 l’attività antievasione della Guardia di Finanza ha fruttato la scoperta di 50 miliardi di imponibili non dichiarati ed 8 miliardi di euro per IVA non versata.

Le verifiche hanno riguardato prevalentemente le frodi fiscali, l’evasione internazionale e l’economia sommersa.
L’evasione è una piaga sociale che colpisce l’intero sistema italia, gli enti locali, gli equilibri di mercato e la crescita; è chiara la concorrenza sleale che gli evasori possono permettersi di mettere in atto.

Il Report dall’attività di verifica effettuata dalla Guardia di Finanza nel 2011:

  • Denunciati 12.000 contribuenti per reati tributari che hanno riguardato in prevalenza fatturazioni per operazioni inesistenti;
  • Le violazioni sono state 1981;
  • 402 sono stati invece i casi di mancato versamento dell’IVA;
  • 2000 contribuenti hanno omesso la presentazione della dichiarazione dei redditi;
  • 2000 sono stati i casi in cui si sono distrutti o occultati i libri e i registri contabili;
  •  902 milioni di euro le somme sequestrate agli indagati  per  reati tributari.

Fonte: www.ilsole24ore.com.

Questi i numeri “inquietanti” delle investigazioni della Guardia di Finanza del 2011. 
Inquietanti perchè se pensiamo invece a chi è riuscito a sfuggire ai controlli, o non è stato controllato, o ha evaso solo parzialmente le tasse ci rendiamo conto dell’entità del danno che l’evasione “causa” al nostro Paese ed a noi cittadini,  e prevalentemente a coloro che “percepiscono un reddito fisso”, e che pagano tutte le tasse, subendole alla fonte.

Se a ciò sommiamo i contribuenti “pseudo-regolari” ma  che evadono ugualmente, ci rendiamo conto che siamo di fronte ad una vera e propria piaga sociale che genera ingiustizie, povertà, disoccupazione, ed in una parola,  “un reale attentato allo Stato”.

L’evasione è per così dire una consuetudine … addirittura alla trasmissione “porta a porta” della settimana scorsa, in alcuni servizi, si è visto come l’emissione dello scontrino fiscale, soprattutto al Sud, sia un fatto sporadico, un’anormalità.
 

Dobbiamo anche dire che la pressione fiscale è eccessivamente alta, e non più sostenibile.

Tutti sanno che chi ha la dignità di dichiarare tutti i propri redditi, non riuscirebbe a portare avanti la propria azienda.
E’ vero anche quindi, che per debellare l’evasione è necessario ridurre le aliquote fiscali e contributive, per creare quella necessaria compliance tra “cittadini che pagano le tasse e lo Stato che eroga servizi”.

Alla trasmissione che abbiamo menzionato sopra, era presente anche il vice-direttore di Befera (dell’Agenzia delle Entrate). 
Bruno Vespa a quest’ultimo ha rivolto una domanda, a cui il responsabile dell’Amministrazione fiscale ha stentato a dare una risposta: “Come la mettiamo se si riesce a far pagare tutto a tutti, visto che pagare tutto significa chiudere ?”…. 

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