Renzi sbaglia, prima la Riforma Fiscale.

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Il segretario Renzi, inondato di tv (di stato) e mediaset, non penserà che anche oggi, dopo il ventennio berlusconiano, si faranno prima le cose per la politica e il potere e poi per i cittadini.

PRIMA VIENE LA RIFORMA DEL FISCO, LA RIDUZIONE DELLE TASSE, LA SEMPLIFICAZIONE FISCALE (PRO-CITTADINI), DOPO SI PROCEDE ALLLA RIFORMA ELETTORALE (PRO-POLITICI).

Renzi ha assunto posizioni nuove (solo formalmente) ma vecchie nella sostanza. Se intende partire dalla Riforma del Fisco va bene, è la primissima cosa da fare.

Non si può pensare che (anche questa volta dopo Berlusconi) i cittadini italiani si lascino plagiare dalle esposizioni televisive che occupa sistematicamente Matteo Renzi Seg. pd – sindaco di Firenze.

Sono giochi che gli italiani ormai conoscono: la ripetizione dell’occupazione televisiva non farà cambiare idea a milioni di contribuenti:

Nessun elettore crederà che la riforma elettorale deve essere la priorità rispetto al riassetto della pressione fiscale e della semplificazione per dare slancio all’economia e salvare migliaia di aziende e posti di lavoro.

Il segretario Renzi deve capire che prima deve essere varata la riforma del Fisco altrimenti inizieranno gli scioperi fiscali.

Il plagiarism mediatico non va più, renzi.

La chiave tasse è il primo nodo da sciogliere:

-Recupero forzoso con magistratura ordinaria degli evasori;
-Riduzione di Iva al 19% di Irpef e contributi previdenziali;
-Credit crunch.

Questi sono i temi su cui confrontarsi. Se avessimo in Italia un vero politico, un vero statista, non aspetterebbe domani per
Azionare ogni leva per la loro soluzione.

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