E’ in corso a Roma la manifestazione dei professionisti intellettuali che scendono in piazza per ottenere la norma sull’equo compenso dopo l’abrogazione delle tariffe.
Il comitato promotore è composto da tre ordini romani (avvocati, architetti, ingegneri), e dell’Ordine degli avvocati di Napoli.
I consigli nazionali non hanno aderito né vietato la manifestazione pacifica.
Si sono uniti anche i medici con l’adesione della Cao nazionale, che rappresenta appunto i medici iscritti all’Albo degli odontoiatri.
In sostanza il Comitato unitario dei professionisti e la Rete delle professioni tecniche il 3 maggio hanno già incontrato il ministro Poletti con cui hanno parlato proprio del problema dell’equo compenso per i professionisti.
Due giorni fa il Governo ha accolto l’Ordine del giorno al Ddl sul lavoro autonomo sull’equo compenso presentato dal presidente della Commissione lavoro del Senato Maurizio Sacconi.
«Il primo messaggio che vogliamo esternare ai cittadini – dice il presidente dell’Ordine degli architetti di Roma – è l’importanza, anche sul fronte della sicurezza, del servizio professionale di qualità». «L’eliminazione dei minimi nel 2006 e delle tariffe nel 2012 – racconta la presidente dell’Ordine degli ingegneri di Roma, Carla Cappiello – ha permesso una corsa al ribasso che porta a una caduta della qualità che potrebbe ancora peggiorare collassando il sistema professionale a supporto della crescita. Secondo Mauro Vaglio, presidente dell’Ordine degli avvocati romani, la manifestazione di oggi apre un nuovo scenario dove la politica deve dialogare con il territorio «cosa possibile – spiega Vaglio – per esempio attraverso una rappresentanza delle consulte delle professioni».
Vedremo i risultati che se positivi sicuramente incideranno sull’economia nazionale e quella delle singole imprese e pubbliche amministrazioni.
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