Accertamento professionisti: I prelevamenti bancari si considerano compensi in nero.
La norma che trasforma in “compensi in nero i prelevamenti bancari senza giustificazione” è stata estesa dal 1° gennaio 2005 anche ai professionisti oltre che ai titolari di redditi d’impresa”.
Con l’ordinanza 27-29 del 10-06-2013 La Ctr del Lazio ha di nuovo posto alla Consulta la questione in materia dei prelevamenti bancari effettuati dai professionisti.
La Commissione Regionale ha evidenziato l’irrazionalità della norma in quanto basta la semplice indicazione del beneficiario “per giustificare” il prelevamento bancario del professionista dal proprio conto corrente.
La disposizione, secondo la CTR, diventa inutile per accertare eventuali maggiori redditi dei professionisti oppure bisogna imporre un obbligo probatorio aggiuntivo che precostituisce la giustificazione dell’operazione di prelevamento bancario.
I giudici della commissione tributaria laziale hanno ravvisato sproporzione tra “lo strumento di indagine e le esigenze di individuare e tassare i redditi non dichiarati dai professionisti”.
Siamo alle catene fiscali, i professionisti che ricevono un omaggio dal genitore di 999 euro, dovrebbero andare dal notaio, con i genitori al seguito che gli lascitano la somma davanti ad almeno 2 testimoni.
Intanto indisturbati ci sono i “poveri evasori” che costituiscono una società in Lussemburgo, i cui soci sono due fiduciarie, una con sede in Svizzera e l’altra a S.Marino, il tutto perfettamente italiano.
Queste sono le evasioni che bisogna PEDINARE.
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