Pmi e obblighi tributari, delega fiscale non a favore

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Pmi e obblighi tributari: tutto quello che bisogna sapere sull’attuazione della delega fiscale

Le piccole e medie imprese italiane rappresentano gran parte della potenzialità produttiva del Paese. Nonostante questo, l’Italia non è un ambiente favorevole all’ economia privata, sovraccaricata da una “elevatissima pressione fiscale  e da un’eccessiva mole di adempimenti , in particolare per le Pmi. Questi fattori  non solo incidono in negativo su tutta la produttività delle stesse aziende e dell’intero sistema economico nazionale, ma aumentano “il rischio di costo ulteriore” di “evasione fiscale” laddove le micro-imprese per sopravvivere sono costrette ad eludere il fisco. Gli obblighi tributari e dichiarativi sono contenuti in leggi e manovre messe in atto dai vari esecutivi (da 20 anni in qua) che spesso, hanno tartassato le PMI, per coprire l’assorbimento di debito pubblico improduttivo e investimenti occorrenti solo per la politica clientelare. Norme incerte e instabili, non solo super onerose ma anche complicate, che impediscono l’incremento della produttività massificata. Con dispersione di risorse  e tempo per far fronte  ai tanti adempimenti a cui sono obbligati.

Per le aziende di minori dimensioni, nella riforma fiscale,  era prevista una importante riduzione degli adempimenti. I settori interessati dal progetto pilota lanciato nel 2013 erano quelli bancari e assicurativi. La delega fiscale attuata con il Decreto Legislativo numero 128/2015, è stata messa in atto solo per la parte relativa alle aziende più grandi (con un volume d’affari superiore ai 10 miliardi di euro). Nella relazione alla delega, questa scelta è stata realizzata attraverso l’introduzione di un regime collaborativo con l’Amministrazione Finanziaria e l’Agenzia delle Entrate.

Insomma in termini pratici il “nulla” a favore delle PMI. L’idea sarebbe quella di costituire un comitato fiscale composto in una maniera paritaria dalle varie categorie, tra cui le autorità fiscali, imprenditori, giudici tributari e professionisti. La percezione di un sistema ostile all’ attività economica potrebbe essere causa di instabilità economica (già in atto) con una forte discrasia tra il sistema super complesso e non chiaro e i diritti del contribuente.

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