Percentuali di ricarico medie di settore: accertamento illegittimo.

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Moltissime le Sentenze della Corte di Cassazione a “favore del contribuente” che si oppone ad un accertamento induttivo basato esclusivamente sul ricarico medio del settore di appartenenza. Tali accertamenti sono quasi sempre «illegittimi».
 
La linea giurisprudenziale ormai consolidata è quella che in presenza di una contabilità regolare, in cui non sono riscontrati elementi concreti di evasione, non sono applicabili gli artt. 38 comma 3° e  39 comma 1° lettera d) che possano avvalorare la  ricostruzione induttiva dei ricavi basata unicamente sull’applicazione  delle percentuali di ricarico medie del settore di appartenenza del contribuente.
Ciò infatti non costituisce circostanza grave precisa e concordante che possa far operare l’ inversione dell’onere della prova a carico del contribuente quando non sussistano altri elementi e notizie a supporto.  

Le medie di settore non sono un fatto noto, storicamente provato con il quale risalire ad un fatto ignoto (l’evasione fiscale); per cui tali accertamenti sintetici dell’Amministrazione finanziaria non sono fattispecie che permettano l’applicazione degli artt. 38 comma 3° e 39 comma 1° lettera d) suddetti.

Una selezione delle sentenze sulle medie di settore:

(Cassazione, Sezione tributaria, Sentenza n. 22938/2007)
(Cassazione, Sezione tributaria, Sentenza n. 5870/2003)
(Cassazione, Sezione tributaria, Sentenza n. 9946/2003)
(Cassazione, Sezione tributaria, Sentenza n. 16574/2003)
(Cassazione, Sezione tributaria, Sentenza n. 13995/2002)
(Commissione tributaria provinciale di Roma, Sezione LVI, Sentenza n. 348/2001)
(Cassazione, Sezione tributaria, Sentenza n. 15534/2002)
(Commissione Tributaria Regionale di L’Aquila, Sezione III, Sentenza n. 167/2002)
(Cassazione, Sezione tributaria, Sentenza n. 14500/2001)

r.f.w.

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