Il Governo al lavoro per preparare le bozze di misure virtuose che possano convincere i paesi del G20 a finanziare l’Italia in crisi di liquiditá.
Intanto nel pomeriggio Napolitano consulterà, nuovamente, sia Bersani che Casini per l’eventualità di un “governo di emergenza nazionale”.
Secondo noi sará fatica sprecata …. Berlusconi non lascerá mai il suo posto per i troppi problemi personali che puó risolvere solo con il potere politico.
Quindi rassegnamoci, perché a costo di lasciarci in bianchieria intima, il nostro primo ministro non rassegnerá mai le dimissioni.
Appurato questo, si spera che stavolta i provvedimenti da introdurre siano pochi ed importanti come l’inserimento di una imposta patrimoniale, un condono fiscale ed edilizio, l’innalzamento dell’età pensionabile oltre alle liberalizzazioni. Queste grandi risorse in parte utilizzate per ridurre il debito e la speculazione, dovranno essere investite nella crescita “RIDUCENDO IL CARICO FISCALE E CONTRIBUTIVO ALLE IMPRESE“. Così si otterrebbero, in un sol colpo sia la ripresa economica, sia il ritorno ai consumi ed infine la diminuzione dell’evasione fiscale e il favore dei mercati.
Insomma pochi, chiari ed importanti provvedimenti che costituiscono anche l’ultimo treno per frenare la speculazione ed il default.
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