Pensioni INPS: ecco le novità a partire dal primo gennaio 2023

Anno nuovo, vita nuova. Il Dossier sulle Pensioni è sempre al centro dell’attenzione da parte del Governo Meloni. Per l’anno 2023 si sta cercando di capire quali siano le novità che possono bollire in pentola. Il prossimo 29/30 dicembre potrebbero essere tantissime le novità sul fronte previdenziale. Tra le novità più attese i pensionati si attendono incrementi sull’assegno INPS. L’Esecutivo Meloni è a lavoro per garantire gli aumenti delle prestazioni previdenziali, ma anche quelli delle buste paga.

Pensioni INPS: si attendono gli aumenti

Già a partire dal mese di ottobre i cedolini INPS sono stati interessati dalla rivalutazione monetaria anticipata, ma a partire dal primo di gennaio sono previsti interessanti aumenti sull’assegno pensionistico. A partire dal giorno tre gennaio 2023 sarà accreditato l’assegno previdenziale aumentato. La rivalutazione monetaria degli assegni pensionistici INPS è prevista per la normativa vigente al 7,3%. Il voto finale della Manovra sugli assegni previdenziali è previsto al 30 dicembre. L’INPS ha confermato le rivalutazioni delle pensioni per il 2023 con la suddivisione in sei categorie reddituali. L’aumento dall’80 all’85% è previsto per tutti quei trattamenti previdenziali che arrivano fino a 5 volte il minimo.

Via all’incremento delle pensioni minime a 600 euro, ma solo per gli over 75

Inoltre, è previsto l’aumento delle pensioni minime fino a 600 euro, anche se il Leader di Forza Italia Silvio Berlusconi vorrebbe portarle a 1000 euro. Purtroppo, i conti statali non possono permettersi ulteriori stanziamenti. Tuttavia, l’aumento a 600 euro sarà riservato solo alla platea di pensionati over 75.

Confermata e prorogata Opzione Donna: il beneficio va alle mamme

Anche la misura previdenziale Opzione Donna è stata prorogata per tutto l’anno 2023. Una donna ha la possibilità di andare in pensione solo dopo aver compiuto i sessant’anni di età, ma senza figli. Una donna che abbia almeno due figli può beneficiare di uno sconto anagrafico pari a due anni. Pertanto, può andare in pensione a 58 anni. Una donna con un figlio potrà andare in pensione a 59 anni.

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