Pensioni, i Sindacati non hanno dubbi: “Con Renzi come la Grecia”

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Pensioni, ultime notizie dal mondo dell’Inps

Pensioni, i Sindacati non hanno nessun dubbio e secondo loro, continuando di questo passo con Renzi, l’Italia andrà a fondo e finirà come la Grecia. L’ultima notizia è arrivata poche ore fa e arriva proprio da Paese ellenico, visto che i vari sindacati del Paese, hanno deciso di paralizzare la Grecia intera con un unico grande sciopero generale contro la riforma delle pensioni, dove in piazza sono scesi sia i lavoratori della Pubblica Amministrazione, sia quelli che lavorano a privato.

I Sindacati italiani hanno paura che qualcosa di simile potrebbe anche capitare in Italia, se si andasse avanti in questo verso e con questo Governo che sembra tralasciare le cose principali relativo proprio ai poveri pensionati, sia quelli che lavorano nella Pubblica Amministrazione e quindi per lo Stato, sia tutti quei lavoratori a privato, sotto dei datori di lavoro di imprese. I Sindacati sono categorici e duri quando affermano che l’Italia non deve per nessun tipo di motivo commettere errori gravi come sta facendo e ha fatto in passato la Grecia, o la situazione potrebbe anche degenerare da un momento all’altro. La situazione delle pensioni in Italia è ormai un caos completo tutto a partire dalla temibile e contestata se non quanto inutile Legge Fornero, emanata dal Governo Monti qualche anno fa, per cercare una crisi economica davvero incontrollabile in quel periodo e poco rimessa in carreggiata dallo stesso Governo Renzi, che all’inizio del suo mandato (non eletto dai cittadini, dato significativo, ma solo dall’allora Presidente della Repubblica) sembrava come giunto da salvatore della patria. Su tutta questa situazione che arriva dalla Grecia, i Sindacati italiani, sull’argomento che riguarda le pensioni, è fermo e categorico ed esprime il parere della resa, nel senso che l’Italia deve cambiare Governo al più presto o con Renzi si farà la fine della Grecia. Per ora l’unica cosa che interessa all’attuale Presidente del Consiglio non è altro quella che l’Europa conceda al Governo qualche miliardo di flessibilità, in modo tale da poterlo impiegare nei suoi tipici regali prendi-voti: e la storia continua.

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