Non è proprio un gioco da ragazzi riuscire ad anticipare il ricevimento dell’assegno di pensione a 63 anni, ma in alcuni casi sarà possibile.
Intanto la pensione anticipata presuppone il possesso di tre requisiti:
- Di avere compiuto almeno 63 anni di età.
- Di maturare la pensione di vecchiaia dopo 3 anni e 7 mesi da quando si chiede quella anticipata;
- Di ottenere l’importo di pensione anticipato non inferiore a un limite stabilito dal Ministero.
E’ possibile fare richiesta di pensione anticipata in tre situazioni:
- Per decisione autonoma del lavoratore, senza che sia necessaria una situazione di difficoltà al lavoro c.d. pensione APE VOLONTARIA;
- Per i lavoratori in condizioni economicamente disagiate, come essere in disoccupazione, o avere problemi di salute propri o di familiari (APE SOCIALE);
- Per APE AZIENDALE, quando il lavoratore perde l’occupazione per crisi dell’azienda in cui era in foeza oppure per facilitare il ricambio generazionale.
I COSTI DELLA PENSIONE ANTICIPATA A 63 ANNI
La pensione anticipata APE, IN BUONA SOSTANZA è un prestito a rate mensili, che una banca eroga al pensionato o pensionando, per l’anticipazione della pensione che andrà a ricevere invece dall’INPS a compimento dei 67 anni e 7 mesi per requisiti di vecchiaia. Dopo avere ricevuto la PENSIONE PRESTITO, e raggiunta l’età pensionabile si blocca l’erogazione del prestito, si percepirà la pensione normale dall’INPS, e nello stesso momento inizia il rimborso del prestito medesimo che si è ricevuto massimo per 3 anni e 7 mesi in rate ventennali.
Ovviamente l’operazione compertera’ dei costi per il pensionando, ossia degli interessi … che a quanto pare (non è sicuro) dovrebbero avere un tasso nominale del 3% annuo.
Ovviamente a questi bisogna aggiungere il premio per l’assicurazione vita, in caso di premorienza del pensionato la banca o la finanziaria che versa il prestito non perde NULLA.
Oltre a questo c’è un costo di previdenza, infatti non versando più i contributi (essendo non lavoratore) per 3 anni e 7 mesi si ridurrà la rata di pensione definitiva.
Facendo la somma all’arrivo ufficiale della pensione a 67 anni e sette mesi, l’assegno non sarà sicuramente uguale a chi ha lavorato fino a quella età rispetto a chi a 63 anni diciamo è andato in pensione …
Quindi bisogna fare due calcoli per verificarne la convenienza. Ovviamente per il pensionato sarà conveniente se vivrà a lungo … mentre per lo Stato l’inverso.
Sono un milione e 200mila persone interessata alla quattordicesima rata di pensione.
Come detto la pensione prestito è inferiore alla pensione ufficiale e stando ai calcoli degli addetti ai lavori il massimo importo che si potrebbe ricevere potrebbe aggirarsi intorno al 95% della pensione a 67 anni e 7 mesi. Una volta raggiunti tali anni l’assegno di pensione sarà ridotto dei contributi non versati, degli interessi sul prestito e del premio di assicurazione. Questi ultimi due costi ossia contributi e interessi potrebbero essere accollati dallo Stato per i lavoratori malati e/o in difficoltà. Quindi a 67 anni il pensionato a 63 anni avrebbe ridotto l’assegno a vita del mancato versamento dei contributi nel periodo di anticipo.
Se invece la scelta della pensione anticipata è solo volontà del lavoratore tutti i costi graveranno sull’assegno di pensione definitivo a carico del pensionato.
Insomma per chi non l’avesse ben inteso, l’anticipazione della entrata in pensione non è un omaggio dello Stato, ma un prestito richiesto alla Banca.