Secondo i calcoli dell’ Ocse: “Chi ha iniziato a lavorare nel 2016 andrà in pensione dopo i 71 anni”
05 Dicembre 2017 Repubblica.it
E adesso noi giovani balleremo per pagare i debiti statali fatti da Craxi in poi è che ancora si fanno … infatti La previsione dell’Organizzazione parigina OCSE per l’Italia HA PREVISTO CHE CHI HA INIZIATO A LAVORARE L’anno scorso andrà in pensione a 71 anni … se vivente .
In Italia C’è la maggior differenza tra l’età di uscita dal lavoro per vecchiaia (66 e 7 mesi) e il ritiro effettivo (sotto 63 anni).
La pensione a 71 anni deve far più paura dello spread dice l’Ocse, soprattutto quando si parla di modificare le regole per andare in pensione. Secondo i calcoli dell’organizzazione parigina, infatti, l’Italia è il paese che tra quelli avanzati ha per gli uomini l’età di uscita “effettiva” per pensionamento più bassa rispetto a quella di vecchiaia legale per questo prevede la pensione a 71 anni diversamente i conti pubblici andranno in default.
Nel suo report l’ocse che indaga proprio sul tema pensioni, ha detto che nel 2016 ci sarebbero stati tra l’età di uscita per vecchiaia (66,7 anni) e quella media effettiva 4,4 anni di differenza, il divario più alto nell’area Ocse. Si esce quindi abbondantemente prima dei 63 anni. In media nell’area UE il divario tra età legale ed effettiva di uscita per pensionamento è di 0,8 anni per gli uomini e di 0,2 anni per le donne. In questo contesto, chi ha iniziato a lavorare nel 2016 a 20 ANNU sa che andrà in pensione – con l’attuale meccanismo di adeguamento dell’età del ritiro alla speranza di vita – a 71 anni compiuti.
UNA NOTIZIA CHE FA PENSARE … anzi immaginare quanti dittatori hanno usato denaro pubblico per tornaconto personale non importa se poi dovrá restituirlo povera gente operaia che per ottenere l pensione dovrà lavorare nel periodo naturale del riposo della vita.
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