Tra PD e PDL è scontro aperto sulla convenzione per le riforme.
Berlusconi si è autocandidato presidente per la riscrittura della Costituzione. Dal Pd arriva il secco no al nome di Berlusconi.
Questra strana maggioranza per la quale ancora non sappiamo se Letta è l’agnello sacrificale, sembra proprio partita con due piedi sbagliati.
Dopo il mezzo disaccordo sull’IMU, adesso il PD si oppone alla candidatura di Berlusconi a Presidente per la convenzione per le Riforme costituzionali.
Renzi difendendo il PD ha detto: “Vi immaginate che Berlusconi riscriva la nostra costituzione che avremo per i prossimi 50 anni”.
Il vice-ministro all’Economia Stefano Fassina invece dice “dobbiamo trovare una figura in grado di dare garanzie a tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento e temo che il senatore Berlusconi non sia tra questi”.
Ma in generale tutto il PD è contro la figura di Berlusconi presidente della Convenzione per le riforme costituzionali e la riscrittura della Costituzione.
Critiche ironiche a Renzi da Gianfranco Rotondi che ha dichiarato: “ora Matteo se la prende con zio Silvio che gli ha preferito Enrico”.
fonte repubblica 4-5-13
Al di là dei fatti, che porteranno sicuramente ad inceppi sulle azioni più necessarie al Paese, ci sembra che la maggioranza creata dal Presidente Napolitano, abbia vita breve anzi brevissima.
Le trasfusioni si possono tra persone con lo stesso gruppo, se si sbaglia, il malato peggiora…
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