Partito Democratico, si è tenuta l’attesissima riunione della Direzione del PD, preceduta nei giorni scorsi da polemiche tra le varie anime che compongono il partito. La riunione è iniziata in ritardo rispetto al previsto di circa mezz’ora, inaugurandosi, poi, con l’inno nazionale.
L’intervento del Segretario Renzi è stato ampio e articolato, ricordando che quando, quattro anni orsono, assunse la guida del partito, il PD aveva il 25% dei consensi, mentre nelle prime e uniche elezioni che si sono svolte sotto il suo mandato, il Partito ha raggiunto il 40%.
Il Segretario si è lanciato, poi nell’analisi di quella che vorrebbe essere l’Europa, con una maggiore autorità dell’Italia nelle Istituzioni europee e ad una diversa gestione della Nato, la cui azione e spese per le attività militari da parte dello Stato dovrebbero essere scorporate dai vincoli Europei. Molta altre disquisizioni sono state pronunciate da Renzi, anche in riferimento alla situazione economica del Partito e ha concluso il suo intervento mettendo a disposizione la segreteria per chi avesse idee migliori delle sue che riscontrino maggiore consenso nel Partito, che Renzi vuole nuovamente compatto ed unito.
Di diverso avviso Bersani che ha sostenuto la perdita di consenso del Partito da parte del ceto medio e da parte dell’elettorato storico del PD, a favore dei ceti maggiormente abbienti che non sono la base storica del Partito. La riunione di Direzione ha visto interventi di molti altri alti esponenti del Partito Democratico, tra i quali vogliamo ricordare il Governatore della Puglia Emiliano, parecchio critico verso il segretario.
Nella riunione si è parlato anche di elezioni sulle quali le opinioni sono antitetiche: da una parte Renzi con una consistente parte del PD che vuole le elezioni subito, appena dopo il Congresso anticipato, mentre un’altra parte consistente, mas di minoranza, ha minacciato la scissione se si andasse ad elezioni anticipate, volendo che il Governo Gentiloni andasse a naturale scadenza. Alla fine della riunione della Direzione PD è stata messa in votazione una sola proposta di ordine del giorno, quella della maggioranza e bocciata quella di minoranza, non ammessa al voto.
Il Presidente del PD Orfini, ha dunque messo in votazione la mozione che prevedeva di indire il Congresso del Partito in anticipo sul previsto, ordine del Giorno che è stato approvato.
Già per la prossima domenica sarà indetta l’assemblea che dovrà organizzare il Congresso del PD. Nel suo discorso conclusivo Renzi ha dichiarato che un’epoca è finita nel Partito ma che qualunque cosa verrà decisa nel congresso, questa dovrà essere rispettata da tutti, nello spirito democratico del Partito stesso. Renzi non ha parlato apertamente di dimissioni dalla segreteria ma dalle sue parole pare che questo sia implicito nelle sue dichiarazioni. Attenderemo gli sviluppi nei tempi che dovrebbero essere brevi.