Il Fisco ha provveduto ad aggiornate la “Lista nera” delle nazioni a fiscalità privilegiata: secondo la disciplina tributaria italiana vige l’obbligo di comunicare tutte le operazioni che intercorrono tra le imprese residenti nel nostro Paese e quelle fiscalmente domiciliate in uno degli Stati che sono riportati sulla Black List 2018 aventi regimi fiscali “paradisiaci”.
Black List 2018: Paesi “Paradisi Fiscali”
Agenzia delle Entrate ha aggiornato l’elenco dei Paesi considerati a “Fiscalità paradisiaca” per il corrente anno 2018 che di seguito riportiamo:
- BAHAMAS, BARBUDA e BRUNEI;
- ISOLE COOK, ISOLE MARSHALL e ISOLE VERGINI STATUNITENSI;
- POLINESIA FRANCESE;
- SALOMONE;
- OMAN;
- GIBUTI, GRENADA e GUATEMALA;
- TONGA e TUVALU;
- KIRIBATI;
- LIBANO e LIBERIA;
- MACAO e MALDIVE;
- SAMOA, SAINT LUCIA;
- SAINT VINCENT E GRENADINE, SANT’ELENA, SARK, SAINT KITTS;
- NAURU, NEVIS e NUOVA CALEDONIA.
La Black list è una Lista di paesi che ogni anno viene aggiornata dal Ministero dell’Economia e dall’Agenzia delle Entrate, per i quali vigeva fino lo scorso anno obbligo di comunicazione delle operazioni effettuate tra l’Italia e le imprese quelle localizzate in uno dei paesi della “Lista nera”.
Albania, Andorra, Antigua e Barbuda, Aruba, Australia, Belize, Brasile Canada, Cile, Costa Rica, Federazione Tussa, Giappone, Grenada, Indonesia, Isole di Cook, Isole Marshall, Israele, Kuwait, Malesia, Monaco, Nuova Zelanda, Repubblica Popolare Cinese, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadines, Samoa, Singapore, Sint Maarten, Uruguay: è la lista dei Paesi che hanno manifestato la volontà di aderire allo scambio di informazioni dal 2018.
Ricordiamo che i Paesi che sono usciti dalla Black List 2018 sono ascrivibili ai seguenti: San Marino, Lussemburgo, Svizzera, Principato di Monaco, Liechtenstein, Isole Cayman, Hong Kong, Andorra, Barbados.
Si ricorda che entro il corrente anno 2018 dovrebbe essere stilata una Black List di rango europeo mirante a superare la frammentazione e la disomogeneità dei vari elenchi vigenti a livello di singolo Paese europeo.
Questo “nuovo” elenco aggiornato valevole a livello comunitario, contenenti i Paesi c.d. paradisi fiscali dovrebbe essere pubblicato sulla base di criteri condivisi all’interno del quadro comunitario.