Padoan: rispetteremo il 3%. (Ma togliendo ai poveri!).

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Il deludente ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha sostenuto che l’Italia rispetterà il 3% del deficit! Ne siamo sicuri ma alle spalle della povera gente. Ad un cronista del corriere ha detto che l’evenienza di una manovra correttiva è esclusa assolutamente. 

foto ANSA

Anzi il ministro dell’OCSE, dice: “Riscontro  un’adesione molto vasta e convinta alla crescita”.  (Non è dato sapere -però – di quale crescita stia parlando? ndr). Noi ci aspettavano che si riferisse alla crescita della produzione italiana in recessione, alla crescente disoccupazione, alla crescente sfiducia verso lo Stato, alla dilagante evasione per la insopportabile pressione fiscale! Forse il grande economista più semplicemente si RIFERIVA alla crescita delle piante del suo giardino …. 

Il ministro dell’Economia e delle Finanze, ancora si dice certo che sarà rispettato il 3% del disavanzo.

Siamo certi che si potrà rispettare il 3% DEL DEFICIT, facendo la spending review SULLA POVERA GENTE, diminuendo i farmaci esenti, riducendo le rimesse a Comuni e Asl, sempre a danno dei meno fortunati. Se è per questo, il nostro Governo è bravissimo a ridurre aggi e ad aumentare le tasse senza DICHIARARLO!.

Sostiene la  “misurabilità delle riforme: con la flessibilità che sino ad ora è stata usata in maniera molto bassa, con le riforme potrà essere la discriminante positiva della ripresa economica del Paese”.

Sul come – aggiunge – sarà misurato l’impatto delle riforme dice:  “a livello tecnico il dibattito è aperto da tempo”. “Si tratta di mettersi d’accordo sui criteri”.

Secondo il ministro Padoan l’applicazione dei nuovi metodi di misurazione delle riforme può portare ad un percorso più graduale di rientro del debito dove “la deviazione temporanea della strada di  convergenza verso il pareggio strutturale è già ammessa, quando un Paese implementi le riforme strutturali”.

In riferimento al PIL del secondo trimestre, inferiore alle attese, Padoan ha dichiarato: “I dati del primo trimestre sono stati deludenti non solo per l’Italia ma per molti Paesi europei e gli Usa”.

In riguardo alle privatizzazioni di Enel ed Eni Padoan non esclude altre cessioni di partecipazioni statali, ha detto “E’ un’ipotesi al vaglio”.

Per quanto riguarda i debiti della P.a. alle imprese ha dichiarato “Faremo in modo che l’arretrato possa essere assorbito entro l’anno”.

Insomma il Ministro Padoan, ha assorbito bene le famose usanze dei nostri politici, sanno rispondere su tutto, ma non sanno fare quasi niente. Il quasi lo sanno fare invece per le grandi aziende e multinazionali…. Meditiamo gente meditiamo… 

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