Pier Carlo Padoan, il Ministro dell’ Economia e delle Finanze, ha accolto, con favore la comunicazione ricevuta dalla Commissione europea in tema di flessibilità del lavoro. Comunicato Stampa N° 9 del 13 gennaio 2015.
Le nuove indicazioni della UE in funzione delle riforme hanno fornito recita il comunicato importanti incentivi all’ implementazione delle stesse riforme.
Dice il Comunicato appena pubblicato dal MEF, investimenti e riforme strutturali, insieme all’ integrazione del mercato del consumo interno, sono state le principali INDICAZIONI UE, al governo italiano quali obiettivi del semestre europeo.
La flessibilità migliorata viene anche applicata ai fini di valutazione del ciclo economico attraverso un utilizzo meno rigido del meccanismo dell’output gap.
Le riforme strutturali, vengono in evidenza come strumento fondamentale per gli equilibri di bilancio nella misura in cui sono rilevanti ai fini della ripresa del PIL e quindi della crescita e della conseguenza valutazione di sostenibilità del debito pubblico (che oggi 13 gennaio 2013 è a 2107 miliardi di euro, mentre alla nomina di Monti – in novembre 2011 – si attestava a 1.981 miliardi di euro- aumentato quindi di 226 miliardi, sebbene introdotte misure fiscali come l’IMU, che ha distrutto un settore importante come quello immobiliare, e la riforma Fornero che ha fatto danni notevoli a chi stava per andare in pensione, creando i senza reddito cosiddetti esodati, senza dimenticare le aziende chiuse, e gli imprenditori suicidi! senza il risultato oltretutto ndr).
Il governo italiano giudica con favore l’importanza che è stata attribuita alla presentazione da parte degli Stati membri UE di una road map di attuazione delle riforme strutturali.
Infine, (e questo è positivo) come da tempo auspicato dall’ Italia, le nuove indicazioni della Commissione UE prevedono una interpretazione più flessibile della clausola degli investimenti, incluso il contributo al cofinanziamento dei progetti europei.
La comunicazione della Commissione UE sulla flessibilità delle regole di bilancio rappresenta l’avvio di un percorso che l’Italia e gli altri partner dovranno proseguire’’.
commento:
Bene, ma non dimentichiamo chi ha perso lavoro, azienda o famiglia e casa per colpa di Monti, che non ha saputo interpretare i reali problemi legati allo spread. Meglio sarebbe stato chiedere agli Italiani una imposta straordinaria, più che introdurre nuove e tante tasse distribuite in mille rivoli che hanno finito per peggiorare la chiave della CRISI, l’insostenibile tassazione dei redditi degli italiani! Danno contro l’umanità che ahimè credo non pagherà nessuno!
G.a. Merola @rivistafiscalew.