Norme fiscali al limite della dittatura ..

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Oggi in Italia vige una dittatura … di fatto … in cui un sistema di potere composto da un piccolo gruppo di persone prende il controllo dei cittadini attraverso soprusi fiscali pur non essendo stato democraticamente eletto.

Ma come dittatura ….? Più volte nello svolgimento della mia attività di consulente fiscale ho avuto l’insano dubbio che le norme fiscali varate in questi ultimi anni facciamo parte di un disegno dittatoriale con cui si vuole rendere innocua la massa dei cittadini attraverso l’arma fiscale.

Spesso le norme fiscali sono un sopruso alla persona più che al contribuente per favorire altri.

Anno 2007: Entrano in vigore alcune norme fiscali volte a canalizzare i pagamenti attraverso mezzi tracciabili e strumenti di cui deve dotarsi il contribuente con spese a suo carico. Come ad esempio la  norma che obbliga tutti i titolari di partita Iva a pagare le imposte tramite il canale telematico. Secondo lo scrivente disposizione incostituzionale …..: in quanto i cittadini sono chiamati a contribuire ai costi dello Stato in rapporto alla propria capacità contributiva … ma è dittatura fiscale costringere le micro-imprese  a dover pagare le imposte attraverso internet o il proprio commercialista, visto come detto ciò impone al contribuente di sostenerne anche i costi … o dotandosi di un computer, una linea internet e della formazione per operare attraverso la rete oppure a conferire la delega al consulente che nella maggior parte dei casi dovrà pur ricevere un compenso per il servizio.

Insomma é una norma che costringe il contribuente a spendere soldi in più rispetto al modo naturale di pagare le imposte, non facoltativo, con la possibilità di scegliere il metodo informatico o il metodo di pagamento allo sportello bancario con f24 e soldi alla mano. In entrambi i casi … il contribuente avrebbe fatto il suo dovere. Altro discorso é che tu Stato pensi che quei soldi siano arrivati nelle tasche del cittadino per evasione e allora in questo caso hai diritto di esperire una verifica fiscale a quel singolo contribuente … ma non puoi costringere un popolo di ogni estrazione sociale a utilizzare un solo metodo di pagamento tramite canali web (che dovrebbe essere alternativo e facoltativo)  per cui occorrono strumenti e conoscenze.

È dittatura o no secondo voi ? Il fatto che l’80% delle microimprese debba pagare le tasse attraverso la delega al consulente fiscale, che a quel punto va anche a sapere la sua situazione finanziaria oltre che economica…

Continua con l’obbligo Pec … Attendete …

Dal 30 giugno 2013 ogni impresa iscritta al registro imprese è stata costretta a dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata PEC, e registrarlo alla stessa Camera di Commercio, e questo non può essere che giusto in un processo evolutivo verso il digitale … Quello che non è giusto è il risparmio dello Stato per milioni di euro di invii postali a carico del cittadino senza consentirgli la formazione gratuita per l’utilizzo di questo nuovo sistema postale informatico, che ha valore di raccomandata A/R. Risultato le piccole imprese senza conoscenza internet, nella maggioranza dei casi (almeno in zone con poco sviluppo) conferiscono altra delega al consulente, per ricevere le proprie letterine di agenzia, equitalia, inail e inps, il quale a sua volta dovrà notificare al destinatario l’avvenuta ricezione del documento, in quanto una volta aperto il file contenuto nella PEC è come l’avesse ricevuto il contribuente … e se qualcuno dimentica di controllare la PEC, di un atto sanzionatorio, dovrà pagare senza potersi opporre … l’invio postale costituiva la certezza fisica del documento ricevuto nelle mani del destinatario …..

Lo dico anche se sono un amante del web e lo uso per fare quasi tutto … Questo è un regime …

Il fatto che gli altri Stati Ue utilizzino da tempo i sistemi informatici non è una giustificazione… Occorrerebbe valutare la diffusione delle conoscenze e dell’utilizzo internet in ogni regione d’Italia..

Split Payment

Ogni impresa fornitrice della Pubblica Amministrazione “anche di un Comune” deve lasciare l’IVA allo stesso COMUNE Cliente, anche se la stessa impresa vanta un credito Iva verso l’Erario o a credito perennemente … È una norma che si commenta da sola …

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