Noi professionisti bistrattati dalla politica

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Cari amici e colleghi professionisti, vorrei porre alla Vostra attenzione alcuni fatti che secondo me danneggiano pesantemente la nostra professione nell’attuale contesto politico nazionale.

Mi rivolgo prevalentemente ai piccoli studi: commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro, ingegneri, ecc..

Stiamo oggi assistendo ad una aspra campagna elettorale, in cui oltre al dilagante populismo, che oramai lascia il tempo che trova, i partiti politici si stanno confrontando su temi altamente tecnici, come la ridistribuzione del peso fiscale, la crisi della piccola imprenditoria, gli ingranaggi di macroeconomia che occorrono per far uscire il nostro Paese dalla recessione.

La nostra categoria, oltre a dover studiare e lavorare ogni giorno per qualsiasi  norma che viene emanata da che chi ci governa, e che magari ritiene perfettamente inutile, é fuori da ogni discorso programmatico che potrebbe essere utile per mettere in campo alcuni provvedimenti che ognuno di noi ha sicuramente elaborato nell’esercizio della professione.

Mi chiedo il perchè ? Chi più di noi ha il polso dell’economia reale, con il contatto giornaliero con i problemi delle Pmi; chi piú di noi ha capito che l’Imu é un’imposta altamente iniqua ed andrebbe legata al reddito; chi di noi non sa che il redditometro é uno strumento iniquo che ci porterâ una elevata mole di lavoro,  oltre ai danni finanziari che causerâ  alle piccole aziende; chi più di noi non ha capito che la stretta sulle movimentazioni finanziarie a 1000 euro ha bloccato di fatto l’economia, in un paese che va educato gradualmente alla fedeltá fiscale.

In tutto questo, i nostri vertici stanno in silenzio e aspettano passivamente le prossime norme. Non ne conosco il motivo ma posso supporlo.

In questa situazione, che ritengo altamente dannosa per i nostri clienti prima, e per noi dopo, VI PROPONGO DI FONDARE UN NOSTRO MOVIMENTO AUTONOMO, che si interessi anche di politica, e faccia valere i propri diritti di SERVITORI DELLO STATO nelle sedi opportune.

Ripeto io non ritengo di appartenere ad una CASTA privilegiata.

La prima sollecitazione che voglio portare al palazzo, CONSISTERÁ NELLA RICHIESTA DI PAGAMENTO DEI DICHIARATIVI SPEDITI NELLA MISURA DI 10 euro cadauno.

Lo Stato su questo punto ci sta sfruttando; prima occorreva un addetto dell’Agenzia che caricasse le dichiarazioni nell’anagrafe tributaria, con tempi lunghissimi e costi altissimi.

VI CHIEDO QUINDI DI ADERIRE ALLA MIA IDEA DI FONDARE Una ‘Associazione Autonoma PER I PICCOLI PROFESSIONISTI‘, visto che gli ordini centrali non ci tutelano assolutamente.

ASPETTO LE LE VOSTRE OPINIONI E LE VOSTRE PROPOSTE ALLA MIA IDEA.

VI PREGO DI MANDARLE ALL’indirizzo: giuseppe.merola.hetq@alice.it

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