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Nasce la Banca delle terre agricole nazionali: lo rivela il Mipaaf

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#pinomerola

Crisi del lavoro in fabbrica? Parlare di ritorno al lavoro tra i campi fra i giovani italiani, ormai, è un fatto consolidato: il lavoro dei contadini e tra i terreni sta tornando alla ribalta. Per facilitare il mestiere dei nuovi agricoltori ora c’è la Banca delle terre, una piattaforma che mette all’asta 8mila ettari coltivabili con mutui agevolati per gli under 40enni. Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha comunicato pochi giorni fa la presentazione della “Banca delle terre agricole“, un progetto di mappatura delle terre per consentire a chiunque di reperire su internet i terreni di natura pubblica in vendita. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio fondiario pubblico e riportare all’agricoltura anche le aree incolte, incentivando soprattutto il ricambio generazionale nel settore. Un’asta a tutti gli effetti per i giovani imprenditori agricoli, con un accesso privilegiato a tutti gli under 40enni: è l’ultimo progetto promosso da Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), la Banca delle terre agricole nazionali, progetto che si occupa di mappare tutte le aree coltivabili (8mila ettari in tutto) per agevolare il ritorno al lavoro in campagna. I terreni sono stati messi all’asta il 15 marzo 2017 e rappresentano un primo passo su questa nuova iniziativa.

La Banca può rappresentare uno strumento fondamentale per rispondere alla richiesta di terreni e per valorizzare meglio il patrimonio fondiario pubblico”, ha annunciato il ministro Maurizio Martina. Il ministro Martina ha sottolineato anche “come Governo abbiamo messo in campo strumenti utili per gli under 40 come i mutui a tasso zero per gli investimenti, l’aumento del 25% degli aiuti europei e soprattutto, con l’ultima legge di bilancio, l’esenzione totale dal pagamento dei contributi previdenziali per i primi 3 anni di attività per le nuove imprese agricole condotte da giovani. La grande sfida che ci poniamo con la ‘Banca delle terre’ è costruire per la prima volta una mappatura precisa dei terreni di natura pubblica e lavorare per renderli produttivi. In questo senso rappresenta un mezzo centrale anche per il contrasto al consumo di suolo, perché la destinazione di questi terreni è e dovrà essere agricola.” Si tratta di creare un punto di riferimento per tutti i nuovi agricoltori: aumentano i laureati in Agraria, e così anche le esportazioni del Made in Italy nel mondo e l’imprenditorialità giovanile nel settore primario sembra destinata a crescere in maniera esponenziale. Chiunque potrà accedere al sito www.ismea.it e avviare la ricerca per regione: sono disponibili tutte le caratteristiche dei terreni, la loro posizione, le tipologie di coltivazioni e i valori catastali; oltre alla possibilità di fruire di mutui agevolati Ismea se la richiesta è effettuata da giovani.

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