Messaggio di fine anno del Presidente Giorgio Napolitano: “Dal 2005 di strada ne abbiamo fatta tanta insieme” con responsabilità!”
Questa è una parte del messaggio di fine anno pronunciato ieri sera alle 20,00 a rete unificate da Giorgio Napolitano, in cui ha quindi annunciato le sue dimissioni.
Soddisfazione del premier Renzi per il messaggio del Presidente, che ha commentato con un “grazie Giorgio” tramite twitter.
Per inciso, vi sto scrivendo come cittadino qualunque che opera nell’attività di consulenza fiscale ed economica, e che conosce i gravi problemi delle micro-aziende e della massa dei piccoli imprenditori, dimenticati e vessati all’inverosimile, assolutamente all’inverosimile …… molto peggio di qualsiasi incubo che mai si potesse sognare! E del Presidente Napolitano, per il quale non mi manca il rispetto, posso opinare ugualmente la censura della sua attività a sfavore del popolo italiano.
Io credo, che il nostro Paese abbia vissuto la più grande crisi del dopoguerra… quella attuale, a causa della malapolitica che da 30 anni attanaglia le nostre speranze, di un Paese che aspetta di indossare le vesti di leader mondiale (come potrebbe potenzialmente …. ) e che invece è diventato un Paese già fallito; anche se nessuno lo dice pubblicamente in prima serata, e ahimè l’amato Presidente Napolitano, ne è stato concausa.
Questa mala politica ha portato a utilizzare il debito pubblico e a farlo aumentare, solo a scopo di arricchimento personale e dei partiti, e non per investimenti e crescita a favore del territorio !
Giorgio Napolitano, in tutto questo, ha messo la sua mano, quando nel 2011, ha incaricato Mario Monti come premier del Governo Tecnico, che come tutti sappiamo ha peggiorato la nostra situazione finanziaria!
Infatti i dati dimostrano che a distanza di 4 anni, quella è stata scelta assolutamente sbagliata! Il Presidente Napolitano, con quell’atto, ha tutelato i grandi istituti bancari, le grandi multinazionali, tramite il maggior prelievo fiscale a carico della grande massa dei cittadini…
Se l’incarico conferito da Giorgio Napolitano a Mario Monti ha avuto lo scopo di calmierare lo spread e far diminuire il debito pubblico – all’epoca come detto pari a 1989 miliardi di euro (novembre 2011) – oggi ce lo ritroviamo a 2210 miliardi, ossia 221 miliardi in più rispetto a quel novembre 2011.
Allora la mia domanda è lapalissiana… A cosa è servito introdurre l’IMU e la RIFORMA delle Pensioni, la spending review alla spesa sociale, che ha distrutto l’economia di migliaia di aziende e famiglie, se non è stato raggiunto l’obiettivo di bloccare l’ascesa del debito pubblico ?
Soldi buttati, soldi degli italiani, guadagnati con il lavoro “che non sono serviti a nulla ! “.
Oggi, appena iniziato il 2015, quel debito pubblico continua ad aumentare a ritmi vertiginosi, di circa 1 miliardo ogni 3-4 giorni, creando nuovi e maggiori interessi debitori, che qualcuno pagherà, e che tolgono incessantemente risorse alla riduzione delle tasse, alla riduzione del cuneo fiscale, all’assistenza sociale dei più indigenti, e per favorire la ripresa…
Mi chiedo, infine a cosa serve gioire per le Riforme (che pure servono nel lungo periodo) se poi migliaia di piccoli imprenditori saranno costretti a chiudere anche nel 2015, vedendosi aumentare, ad esempio, l’INPS minima di circa 200 euro l’anno, quando siamo in deflazione e recessione? Ciò non ha un senso….
Il futuro di queste imprese è solo la chiusura!
Solo se tutti insieme faremo capire cosa succede alla base, e imponiamo la nostra sovranità popolare potremo avere una prospettiva… Diversamente resteremo in questo lager economico, in questa dittatura economica, già in atto! E questo è un fatto reale, permettetemi, ineludibile.
Giuseppe Merola