Mps, i crediti passati alla banca tedesca è composto da 18.000 posizioni e il titolo in Borsa sale
Mps, un momento di crisi infinita. Il Monte dei Paschi di Siena ha ceduto nelle scorse ore un miliardo di crediti all’istituto bancario tedesco Deutsche Bank, composto da 18.000 posizioni di entrate che hanno la data del 2009, qualche anno prima la vera e propria crisi. La cessione dei crediti è avvenuta in modalità “pro soluto”, che significa che la stessa banca non avrà nessun obbligo di garantire la solvibilità del debitore. Questo processo di cessioni dei crediti in sofferenza da parte di uno dei più grandi istituti bancari d’Italia è composto da 18.000 posizioni per un valore contabile pari a 1 miliardo di euro, circa 1,7 miliardi di euro se si tiene in considerazione tutti gli interessi di mora maturati e degli altri addebiti che vengono ceduti insieme al capitale.
Il movimento che l’istituto bancario Mps ha messo in atto è coerente con il piano industriale del triennio che parte da quest’anno e arriva fino al 2018, includendo un programma stilato pluriennale che è strutturato nella cessione per complessivi di 5,5 miliardi di crediti in sofferenza. Il portafoglio che vede 1 miliardo di euro si aggiunge così alla cessione dello stesso miliardo di euro che era già stato ricapitalizzato nello scorso giugno. Sul conto economico del Mps, l’impatto di vendita e sui beni patrimoniali non è tremendo e questo è quanto dichiarato su una nota delle ultime ore dello stesso istituto bancario. Questo processo di cessione sarà perfezionata tra pochi giorni, il 31 dicembre, ed è stata avviata nel corso del quarto trimestre del 2015, ed ha segnalato un forte interesse da parte di tutti gli investitori del settore. Intanto, anche in Borsa il titolo del Mps crolla visibilmente, visto che nelle prime ore di Piazza Affari della giornata di oggi, il suo indice ha registrato un rialzo del 2%, un buon risultato visto il contesto di un mercato economico piatto.
_________________________________
_________________________________