IL DECRETO che sarà approvato per sostenere l’economia in seguito ai danni dalla basta epidemia da coronavirus, dovrebbe prevedere “misure di sostegno all’economia” e con uno specifico provvedimento FISCALE, sospendere i pagamenti di contributi, mutui di privati e famiglie, ritenute su compensi o stipendi.
Il viceministro dell’economia Laura Castelli, in una intervistata a Radio anch’io, ha confermato così le anticipazioni del ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli, che aveva dato conto di ACCORDI con l’Abi “per la sospensione dei mutui bancari, dei tributi e delle bollette su tutto il territorio nazionale e anche per le partite Iva che devono versare entro il 16 marzo”. Il provvedimento DOVREBBE ESSERE ATTESO PER DOMANI, UNITAMENTE AL VIA LIBERA ALL’AUMENTO DEL DEFICIT AL 2,9%, PER FRONTEGGIARE IL CORONAVIRUS.
L’Abi HA CONFERMANTO che le micro, piccole e medie imprese di tutta Italia danneggiate dall’emergenza coronavirus potranno chiedere la moratoria – sospensione o allungamento – dei finanziamenti ricevuti dalle banche.
La sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei finanziamenti può essere chiesta fino a un anno. La sospensione è applicabile ai finanziamenti a medio lungo termine (mutui), anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, e alle operazioni di leasing, immobiliare o mobiliare. In questo ultimo caso, la sospensione riguarda la quota capitale implicita dei canoni.
Per le operazioni di allungamento dei mutui, il periodo massimo di estensione della scadenza del finanziamento può arrivare fino al 100% della durata residua dell’ammortamento. Per il credito a breve termine e il credito agrario di conduzione il periodo massimo di allungamento delle scadenze è pari rispettivamente a 270 giorni e a 120 giorni. Nell’accordo è previsto che, ove possibile, le banche possono applicare misure di maggior favore per le imprese rispetto a quelle previste nell’Accordo stesso e si auspica che, al fine di assicurare massima tempestività nella risposta, si accelerino le procedure di istruttoria. L’accordo è stato sottoscritto da Abi, Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative, Legacoop) Cia-Agricoltori Italiani, Claai, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confedilizia, Confetra, Confimi Industria, Confindustria e Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti) che chiedono, inoltre, di ampliare l’operatività del Fondo di Garanzia per le pmi e misure aggiuntive per agevolare l’accesso al credito.