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Monti: aspettiamo la fase 2, dopo la stangata, la crescita ?

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#pinomerola
IN ATTESA DELLA CRESCITA.
Siamo tutti in attesa della cosidetta fase 2 della manovra Monti. Dopo quella di sole lacrime e sangue del decreto legge 201; ( di nome e di fatto) ed  anche “recessiva”, oltre che incrementativa della pressione fiscale, e con una norma, sulla tracciabilità (con riduzione della soglia del contante a 1000 euro), assolutamente assurda e recessiva 2 volte.

Ma ritornando alla crescita, auspichiamo subito nuovi passi del Governo, perchè così non si può andare avanti …. così va avanti solo lo spread…

Anche il premier è ansioso di mettere subito mani alle disposizioni che inneschino lo sviluppo e la crescita.
Senza dubbio è la fase più difficile:
Imporre nuove tasse non è molto complicato, è più complicato progettare una catena di montaggio perfetta, per costruire una macchina super-potente e silenziosa …., una macchina che macini PIL.

Il Premier ha interrotto le vacanze ed ha convocato subito per domani 28 il Consiglio dei Ministri.
Vediamo sinotticamente quali sono gli interventi che si mormora sono allo studio del Governo:

  •  Le liberalizzazioni che non sono state introdotte precedentemente, per la divisione dei partiti della Maggioranza, e sono rimaste ferme;
  • Il mercato del lavoro, da riformare ed anzi da rivoluzionare.
  • Il Fisco da rivedere.
  1. La riforma degli ammortizzatori sociali sembra il primo punto all’ordine del giorno, poi si vira, dritto per dritto, alla riforma del mercato del lavoro, “concertata ovviamente con i sindacati”, con l’introduzione di un contratto unico che ha lo scopo di tutelare tutti i lavoratori, dopo aver congelato l’art. 18 che sembra troppo pericoloso da toccare.
  2. Sul piano fiscale si dovrebbe riprendere la legge delega, approntata dal precedente governo, senza tagli lineari però, già compensati da Monti con l’aumento dell’IVA, ma si pensa comunque alla riduzione di almeno 500 ageelvolazioni fiscali. 
  3. Il Tesoro sta completando il cosidetto studio della spesa (spending review) per realizzare risparmi reali, parola di Vittorio Grilli,. vice al Ministero dell’Economia. 
  4. Per le liberalizzazioni si parlerà in primo luogo; di servizi pubblici: di strade, poste ed energia;  e poi ancora: di farmaci, di ordini professionali e taxi; che il Governo potrebbe aprire alla concorrenza.
  5. Per la ripartenza dei cantieri delle Infrastrutture, il CIPE, ha già liberato cinque miliardi nei primi di dicembre, molte opere purtroppo  non si salveranno, e poi occorrerà prendere la decisione sul ponte sullo Stretto.
  6. La revisione degli estimi catastali, da riformare in base “ai metri quadri e non ai vani” sia di abitazioni priate che di uffici, dovrebbe portare maggiore equità. (ma non è operazione da poco, e neanche automatica), ma si concorda sull’equità.
  7. Sul fronte delle imprese, si vorrebbe normare su regole certe contro gli abusi del diritto, con disposizioni che possano rendere differenti e valutabili le operazioni di pianificazione fiscale rispetto a quelle di elusione fiscale.
  8.  Altro capitolo in valuazione riguarda i crediti delle imprese ed i loro pagamento nei confronti della Pubblica Amministrazione.

 A parte i nuovi ammortizzatori sociali e la ripartenza delle opere infrastrutturali, non rinveniamo nelle presunte misure, sopra esposte, nuove regole che accendano la ripresa immediata del nostro Paese e i consumi delle famiglie; per questo, chiediamo al Ministro Fornero, e l’aumento degli stipendi ? non lo dimentichiamo …..

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