#pinomerola
A cura di Giuseppe Merola
L’incontro tra la Cancelleria tedesca Angela Merkel e il Presidente francese Nicolas Sarkozy di ieri ha rispecchiato sostanzialmente le attese, con la bocciatura degli Eurobond, e prevedendo la reintroduzione della Tobin Tax, cioè una tassa percentuale sulle transazioni di borsa.
Non è certo questa una novità, la BCE stava già da tempo ipotizzando di formare il proprio bilancio con lo 0,01% sugli scambi di derivati e lo 0,1 % sui titoli del debito sovrano.
Gli analisti non la ritengono, in ogni caso, una buona idea se non viene applicata da tutte le borse, in quanto gli investitori si sposterebbero su altre piazze, dove non è applicata.
Non si è parlato del vero problema dell’UNIONE EUROPEA, del nodo cruciale su cui ci giochiamo tutto, ossia del rapporto negativo tra crescita PIL e debiti sovrani… anche la Germania nel I trimestre 2011 si è fermata con un incremento del PRODOTTO di solo 0,1 punti percentuali …. non proprio da locomotiva tedesca.
Insomma si ha la sensanzione che i capi di stato, sappiano cose che i popoli dell’Area Euro non sanno, ossia che l’Euro è fallito, che l’idea della moneta unica è stata una PESSIMA idea; e lo si tiene nascosto per non sconvolgere i mercati.
Giustamente si parla ormai di debiti a cascata, nel senso che l’innalzamento degli interessi sui debiti sovrani aumenteranno gli stessi debiti sovrani in un ciclo vizioso che sicuramente non ci porterà fuori dalla crisi.
Noi italiani avevamo avuto una grossa opportunità a Luglio con l’introduzione della Riforma fiscale, ma il nostro Ministro non ha avuto il coraggio di metterla in campo.
Intanto i soldi che sarebbero occorsi per la Riforma già l’abbiamo bruciati di interessi, in un mese di borse negative, sui titoli di stato.
Crediamo che ai mercati finanziari non interessino le varie manovre, manovrine, tagli e contro tagli, ma interessi vedere a 1 anno, 2 anni, 5 anni le prospettive di crescita di uno Stato al fine di ripagare i debiti.
La Riforma Fiscale certamente sarebbe stata accolta con favore dalle Borse e probabilmente i nostri titoli di stato non avrebbero avuto il default… Perchè di questo stiamo parlando…del default dell’Italia.
Si possono vedere gli indici di oggi (con perdite da brividi di tutti i comparti e soprattutto dei bancari, dopo un mercato dopato dall’acquisto dei nostri titoli da parte della BCE, che non sarà per sempre) come i mercati hanno il timore che il nostro Stato non possa rimborsare il controvalore e gli interessi dei titoli del debito sovrano.
Ormai sembra che tutto quello che si decide siano misure per ridurre i danni dell’inesorabile fine della moneta unica.
La sensazione sembra sia questa, d’altronde in un mercato unico composto da 17 Stati che ormai prende ordini solo da Francia e Germania cosa Vi sembra se non un commissariamento o una messa in liquidazione?