Merkel e Hollande avranno sicuramente gradito l’endorsement del Presidente Napolitano a Monti, in occasione dell’incontro con Obama dell’altro ieri.
Anche dopo la presa di distanza di Obama e la smentita ufficiale di Napolitano – pubblicata sul sito della Presidenza della Repubblica – non c’era occasione migliore ‘per dare l’appoggio a Monti’.
Certamente un nuovo governo Monti, é l’ideale per mantenere il duopolio franco-tedesco nelle decisioni UE. Monti rispetto a Berlusconi è piú gestibile e scolarizzabile. Questo lo sa bene il Presidente Napolitano, che al di la delle smentite, “ha ingerito” – eccome – nella campagna elettorale.
A noi ci va bene … se va bene al Paese.
Così non sembra però, come ha scritto oggi GIULIANO AMATO “sulle pagine del Sole 24 ore” dove ha definito “autodistruttiva” la politica della UE (anzi di Merkel e Hollande) con la prosecuzione dei soli interventi per il risanamento dei debitii, quando invece quasi tutti gli Stati membri sono in recessione economica.
“Servono misure anticicliche da parte della UE – per avere un bilanciamento dell’effetto prociclico recessivo delle linee ‘severe’ dei singoli Stati – che immettano risorse per riattivare le loro economie”.
Ma Merkel e Hollande non sembrano pensarla allo stesso modo e da soli hanno deciso di ridurre il Bilancio comunitario del 3,35%, con Monti che ha annuito.
Negli Stati Uniti non riescono a spiegarsi il perché oggi, con un euro molto forte (a differenza di un anno fa quando era praticamente distrutto), ancora si prosegua sulle linee dell’austeritá, favorendo la cronicizzazione della recessione.
È un serissimo errore per l’Europa porre in atto misure per ridurre il debito, senza la capacitá di innescare la stabilizzazione anticiclica.
Noi non siamo elettori di Berlusconi ma neanche di Mario Monti quando permette che l’intero “destino dei 27 Paesi UE” sia stabilito solo da Francia e Germania – che sicuramente né avranno i loro buoni motivi campanilistici.