Mentre tutto crolla (oggi Milano -6,15), la manovra bis è ancora un cantiere in costruzione:
– Si parla di introdurre un nuovo scudo fiscale al 7% degli importi rimpatriati;
– Di spalmare il tfr in busta paga mensilmente, più che farlo gravare in unica soluzione alla fine dell’attività lavorativa.
– Di ridurre il contributo di solidarietà per i redditi derivanti da partecipazioni in società di capitali.
– Di applicare il contributo di solidarietà solo per i redditi superiori a 150.000 euro.
Ma il grosso nodo da superare, sarà la soppressione delle province e l’accorpamento dei comuni, a cui la casta non potrà far a meno di pensare ed eventualmente stralciare.
Intanto Brunetta pensa alle pensioni, Calderoli ai calciatori, Bossi ai Comuni, Bersani alla patrimoniale e allo scudo fiscale.
Il vero grosso problema è:
- il nostro debito di 1902 miliardi di euro;
- la nostra crescita pari quasi allo zero.
A luglio è stata fatta un’altra manovra per salvaguardarci dalla speculazione borsistica, ad agosto c’è stato bisogna di quest’altra manovra c.d. bis, ma ciò secondo noi non servirà a nulla, vedremo che i mercati non si stabilizzeranno finchè non saranno introdotte serie disposizioni per la “ripresa economica”.
Si è avuto paura di ridurre le tasse, a 3 aliquote e 5 imposte, non si è avuto il coraggio di varare la riforma fiscale perchè occorrevano 20 miliardi di euro, ma questo ci avrebbe dato stabilità sui mercati finanziari, in quanto la riduzione delle tasse avrebbe ridato slancio ai consumi e alla CRESCITA, ed avrebbe diminuito l’evasione fiscale.
L’incremento del PIL che equivale ad aumento delle entrate fiscali sono l’unica cosa cui i mercati guardano in quanto l’Italia in proiezione sarebbe stata capace di ripagare i titoli del debito sovrano.
Vedremo ….. ma secondo noi anche con questa nuova manovra, si faranno tagli su tagli, ma alla fine le Borse andranno sempre peggio.