Londra nel mirino dei terroristi islamici dopo gli attentati del 13 novembre di Parigi
Londra minacciata dall’Isis. Il Premier Cameron ha ottenuto dal parlamento inglese l’autorizzazione a mettersi al fianco degli altri Paesi che già sono attivi militarmente in Siria contro l’Isis . I jet dell’aviazione inglese hanno già iniziato i loro raid partendo da una base aerea Cipriota e immediata è arrivata la minaccia dai fondamentalisti islamici di ritorsioni contro l’Inghilterra. La minaccia è, ora, di colpire Londra. L’intelligence di Sua Maestà ma anche quella statunitense concordano nel ritenere più che probabile un attacco a Londra sulla falsariga di quanto realizzato a Parigi solo tre settimane fa. Immediato l’innalzamento dello stato di allerta deciso da Downing Street. Mentre tonnellate di bombe vengono sganciate in territorio Siriano, facendo purtroppo anche parecchie vittime tra incolpevoli civili, in Italia molti già si chiedono per quanto il nostro Paese riuscirà a tenersi fuori da questa guerra, si perché va chiamata esattamente col suo nome: di questo si tratta. La diplomazia sta cercando di fare la sua parte, si sta cercando un modo di dialogare, di mettere fine a questa spirale atroce di attentati terroristici da una parte e bombardamenti dall’altra e, forse un piccolo spiraglio si comincia ad intravedere.
Mentre si spera che esplosivi e armi tacciano, il parlamento tedesco ha dato il via libera al governo della Merkel a entrare a sua volta nel novero delle Nazioni impegnate a bombardare l’Isis, così assisteremo nelle prossime ore all’allargamento della coalizione anti-Isis. Sicuramente domani dovremo riportare la notizia che anche la Germania è entrata nel mirino dei terroristi! Peraltro, autorevoli commentatori politici internazionali, nel condannare identicamente gli attentati terroristici e i bombardamenti, si domandano, senza sapersi dare risposta, in quale altro modo agire contro coloro i quali, con la violenza, vogliono imporre le loro regole e ragioni