Liberalizzazioni: ieri il consiglio dei ministri ha varato il decreto sulle liberalizzazioni. Farmacisti ed avvocati sul piede di guerra.

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Una sintesi delle misure con la nostra opinione.
Le Novità.

Professioni: Abrogazione delle tariffe professionali minime e massime, con l’obbligo di consegnare al cliente un preventivo delle prestazioni da eseguire; novità anche in materia di tirocinio  (riduzione della durata a 18 mesi in totale, di cui 6 si potranno effettuare presso gli atenei durante il percorso universitario).  

Notai:  Nel 2013 la pianta organica sarà ampliata a 500 unità.

Imprese: In arrivo per le aziende lo snellimento degli adempimenti amministrativi.
Le Società a responsabilità limititata composte da giovani under 35, potranno essere costituite anche con scrittura privata e con capitale sociale di solo 1 euro.

Queste sono solo alcune delle disposizioni più importanti che il Governo ha individuato come misure necessarie per incentivare la concorrenza e la crescita. 
Al via quindi il pacchetto liberalizzazioni, varato ieri dal Consiglio dei Ministri dopo una riunione di circa 8 ore.
Come ha evidenziato il Presidente Monti, nella conferenza stampa rilasciata a margine del C.D.M,  il pacchetto di provvedimenti mira a rastrellare risorse per imprese e famiglie; 
porterà, ha detto Craticalà, ad una crescita del PIL dell’11 per cento in 10 anni, con un incremento annuale previsto dell’1-1,50 per cento; ciò in base ai dati previsionali elaborati da OCSE e Banca d’Italia circa l’impatto delle liberalizzazioni sulla nostra economia.

[Noi invece riteniamo che sebbene le liberalizzazioni portino nella teoria delle economie moderne, ad un maggior prodotto interno lordo, lo sviluppo previsto rimarrà solo “potenziale” in una fase di recessione e crisi come quella in cui ci troviamo. 
La deregulation favorisce una maggiore produzione con una maggiore domanda interna,  ma solo in un’economia equilibrata, dinamica e consolidata.
Non produce grandi effetti invece, in un così lungo periodo di difficoltà che  arriva da altri problemi del Paese, (finanziari e non economici) ossia che scaturiscono da una crisi di liqudità che  di conseguenza ha portato a quella  economica e produttiva. 
Più importante sarebbe invece per imprese e famiglie concentrarsi su nuove misure che favoriscano sia i “finanziamenti personali” che quelli a favore delle PMI, (per il rilancio dei consumi) con contemporaneo contrasto al “credit crunch”.
In ogni caso, crediamo che le liberalizzazioni non avranno effetti positivi nel breve, cosa che invece oggi occorre per evitare la chiusura di molte aziende in difficoltà con gravi conseguenze occupazionali, (ndr)]. 

 Ma continuando, il Presidente Monti ha inoltre evidenziato che le liberalizzazioni approvate sono “misure strutturali”, che hanno lo scopo di porre fine a determinati vincoli storici che hanno frenato per anni lo sviluppo quali:

  • l’insufficiente concorrenza;
  • l’inadeguatezza delle infrastrutture;
  • la complicazione delle procedure amministrative.

Proseguendo nel dettaglio delle altre misure varate, “svanisce la possibilità di incassare i crediti vantati verso la pubblica amministrazione tramite il ricevimento dell’equivalente in BOT”;  e non si farà più, inoltre, la scissione tra RFI e Ferrovie dello Stato.

Per quanto riguarda invece le licenze “taxi”,  la patata bollente ritorna all’autority dei trasporti;
il CDM ha preferito optare per la restituzione della questione all’autorità suddetta, la quale affronterà la questione nel momento in cui, in luglio, le norme entreranno in vigore; è stata accolta alla fine la proposta dei tassisti, ad eccezione della possibilità di ottenere la doppia licenza a  favore di un singolo soggetto,  tranne quelle part-time.

Le altre novità.
Rate crescenti per pagare debiti erariali: Stralciata la disposizione che prevedeva la possibilità di pagare, a rate variabili crescenti, i debiti con il fisco.
In arrivo il tribunale delle imprese: previste sezioni specializzate, all’interno dei tribunali, dedicate al diritto commerciale, alla proprietà industriale ed intellettuale.
L’avvio di una nuova impresa non troverà vincoli e muri da scavalcare: ridotti per esse gli adempimenti da espletare.
Confermata la separazione tra Snam ed Eni, che sarà effettuata con l’emanazione di un DPCM ad hoc.
Conto corrente e bancomat: Arriva il conto corrente bancario di base. Vengono stabilite per legge le commissioni bancarie applicabili dagli istituti di credito, e non più demandate alla libera contrattazione banca-cliente.
Mutui e banche: Ai fini dell’erogazione dei mutui ed alla necessaria assicurazione sulla vita a cui deve aderere il mutuatario, il cliente potrà scegliere tra due preventivi di gruppi assicurativi diversi che la Banca sarà obbligata a proporre al cliente.
Rc auto: Prevista la sostituzione entro 6 mesi dell’attuale bollino cartaceo con il contrassegno elettronico.
Possibilità di risparmiare sul premio installando una mini scatola nera sull’auto, al fine di evitare le truffe.
Class action: L’azione di classe a fini risarcitori di gruppi di consumatori contro un singolo ente o azienda, dovrebbe diventare più semplice.
Farmacie: Prevista l’apertura di 5000 nuove farmacie, con la riduzione del vincolo degli abitanti a 3000 residenti per ogni farmacia.Solo nelle farmacie si potranno vendere i farmaci di fascia C. Il medico prescrittore avrà l’obbligo, nella stesura della ricetta medica, di indicare accanto al farmaco consigliato quello equivalente, come principio attivo,  in quanto meno costoso.
Edicole:  Soppresso il limite minimo di superificie per la vendita dei giornali, inoltre esse potranno paticare sconti sulla merce venduta.
Benzinai: Possibilità di approvigionarsi presso altre compagnie petrolifere in misura non maggiore rispetto al 50% del carburante venduto.

Le reazioni politiche e delle parti sociali:
Il Presidente Monti mette le mani avanti, avvertendo, che il passaggio in Parlamento dovrà essere possibilmente senza modifiche ed emendanmenti al Decreto approvato.
Bersani intanto ha dichiarato che le misure sono valide, ma il PD presenterà propri e precisi emendamenti al Decreto varato ieri.
Camusso si è detta sfavorevole alle misure, che secondo il segretario della CISL, faranno grossi danni.
Bonanni e Uil invece hanno dato un giudizio positivo, come Emma Marcegaglia presidente di  Confindustria.

Intanto gli avvocati hanno indetto 2 giorni di sciopero contro l’abrogazione delle tariffe professionali.
Anche l’associazione farmacisti promotte battaglie contro i nuovi concorrenti di categoria.

Previsto infine, nel corso della conversione in legge del Decreto, l’inserimento delle misure sulle semplificazioni burocratiche a favore delle imprese.

A cura di Giuseppe Merola.

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