Letta e i giovani.

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Ieri a Trento il  Premier Letta ha parlato ai giovani con animo sincero, scusandosi a nome della classe politica per le gravi mancanze degli ultimi 20 anni.

Ha detto “mi impegno per evitare la fuga dei giovani dall’Italia”.

“Il debito più pesante che stiamo contraendo, reiterando gli sbagli delle generazioni che ci hanno preceduto, è nei confronti dei giovani. Un errore imperdonabile”  ha scritto in una lettera pubblicata da “la Stampa”.

Ha detto: “Le scuse a nome di una politica che per anni ha fatto finta di non capire e che, con parole, azioni e omissioni, ha consentito questa dissipazione di passione, sacrifici, competenze”. Il premier con grande umiltà sta dimostrando un crescendo di azioni programmatiche e di investimento rivolto alla diminuzione della disoccupazione. In primis la diminuzione delle tasse sul lavoro.

In questo senso crediamo che l’occupazione dovrá essere il risultato e non la cura.

Riduzione della pressione fiscale e credito alle imprese vengono prima.

Addebitiamo a Letta di non aver mai parlato del rapporto critico tra banche e micro-imprese: 10000 aziende al mese stanno chiudendo.

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