Legge di stabilità: sotto il vestito niente.

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Il Governo approva la legge di stabilità 2014 da 11,6 miliardi: “sotto il vestito niente”. Manovra insufficiente per “invertire la rotta”.

Un coro di critiche si sono levate da Confindustria e da CGIL e UIL, che minacciano lo sciopero generale. Bocciato il testo della legge di stabilità 2014 che considerano poco coraggioso. Sul piede di guerra gli impiegati pubblici per i tagli agli incrementi degli stipendi.

Il Provvedimento per il triennio 2014-2016 vale globalmente 27,3 miliardi di euro, di cui 11,6 nel solo 2014.

La Legge di Stabilità 2013 è stata  approvata dal Consiglio dei Ministri tenutosi ieri 15 ottobre 2013 poi trasmesso alla Commissione Europea per le valutazioni ai fini di vigilanza sui conti pubblici italiani.

COPERTURE 2014 degli 11,6 miliardi previsti.

. Risorse per 3,5 miliardi di euro si dovrebbero recuperare dai tagli alla spesa pubblica (esclusa la sanità);

.  3,2 miliardi  dalla  vendita del patrimonio pubblico, rivalutazioni, cespiti e partecipazioni e trattamento delle perdite;

. Per 1,9 miliardi da misure fiscali studiate per evitare effetti recessivi.

La Legge di Stabilità è INTERVENUTA SU 5 AREE ECONOMICHE:

1. Famiglie e società:

1.1 Riduzione dell’Irpef per i lavoratori dipendenti;

1.2  Disposizioni in favore degli esodati;

1.3 Rifinanziamento della Cassa Integrazione Guadagni;

1.4 Nuove misure contro la povertà;

1.5 Fondo per le politiche sociali;

1.6  5 x 1000;

1.7 Fondo per la non autosufficienza;

1.8 Finanziamento del Fondo per le Università;

1.9 Potenziamento della Protezione Civile e Piano per la difesa del suolo;

2. Imprese:

2.1 Riduzione del costo del lavoro per le aziende;
2.2 Detrazione IRAP per i neo assunti;
2.3 Potenziamento dell’ACE (detassazione dei conferimenti societari);
2.4 Rivalutazione dei beni di impresa e delle partecipazioni societarie;
2.5 Incremento del Fondo di garanzia per favorire il credito alle PMI;
2.6 Incremento del Fondo di sviluppo e coesione;
2.7  Blocco aumento IVA per gli enti non profit;
2.8 Rifinanziamento del Fondo per i contratti di sviluppo;
2.9 Rifinanziamento del Fondo per la crescita sostenibile

3. Investimenti.

3.1 Allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità per i Comuni;
3.2 Completamento del sistema MOSE di Venezia;
3.3. Fondi ANAS per le Infrastrutture e Salerno-Reggio Calabria;
3.4 Manutenzione straordinaria delle Ferrovie e velocizzazione del Corridoio Adriatico;
3.5 Ricostruzione dell’Aquila;
3.6 Trasporto pubblico locale;
3.7 Ecobonus e ristrutturazioni edilizie;
3.8 Nuova service Tax.

5. E’ stato riorganizzato il sistema di tassazione locale, sostituendo IMU E TARES con una tassa sui servizi municipali il cui gettito andrà interamente ai Comuni.

La nuova TRISE sarà composta dalla:

– tassa che occorre per  coprire i costi del servizio rifiuti, da pagare in ordine ai metri quadrati dell’immobile utilizzato dal contribuente o dalla quantità di rifiuti prodotti, che verserà il soggetto che occupa l’abitazione;
– tassa sui servizi indivisibili offerti dal proprio comune, che pagheranno i proprietari, e calcolata sui metri quadrati disponibili.

5. Cofinanziamento dei fondi strutturali europei 2014-2020

La Legge di Stabilità ha stanziato risorse per il nuovo ciclo di emissioni dei fondi europei e nazionali per le politiche di coesione territoriale.

La nostra opinione è parzialmente negativa: Bene le voci  oggetto di intervento, insufficienti le risorse stanziate, assolutamente inutili, per garantire la ripresa.

Il taglio delle tasse è l’unico modo per continuare a fare impresa in Italia, attualmente un lusso.

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