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Legge di Stabilità, in arrivo le società benefit

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La Legge di Stabilità in vigore dal prossimo anno riconosce la costituzione delle società benefit

La Legge di Stabilità che entrerà in vigore il prossimo anno avrà molte novità interessanti e in questo articolo vogliamo aiutarvi a capirle meglio. La prima è quella dell’arrivo in breve tempo delle società benefit che entreranno in maniera definitiva nel nostro ordinamento politico. Queste nuove tipologie di società avranno lo scopo di distribuire degli utili a tutti i soci per una finalità di beneficio comune, che serviranno per operare in modo responsabile e pulito nel confronto di tutte quelle persone, comunità, territori, attività culturali ed associazioni sotto gli stessi. La nuova legge in vigore sarà rappresentata per permettere a tutte le società coinvolte con la norma sulla stabilità, di aggiungere alla propria denominazione l’aggettivo di benefit, in modo da garantire a queste stesse società nessuna divisione degli utili, ma solo finalità a scopo altruistico. La Legge di Stabilità avrà anche dei limiti comunitari con un’introduzione di un’aliquota ottimale per garantire migliori prestazioni da parte di tutte le società, dove la seguente aliquota avrà una percentuale del 5% per le prestazioni socio sanitarie che rischiano di mettere fuori gioco l’Italia dalla e specifiche e dettagliate procedure di violazione dell’Unione Europea.

La nuova legge inoltre comunica anche che tutte le aliquote IVA possono avere un tetto massimo fino a tre, dove una sarà ordinaria e le altre due ridotte. Proprio per queste aliquote IVA ridotte ci si attende in breve tempo anche un’approvazione di una direttiva che potrebbe lasciare a tutti gli Stati che ne fanno parte una maggiore libertà di azione, anche perché esistono infatti delle nazioni membri di aliquote super ridotte e quindi inferiori al 5% di partenza, che avranno delle deroghe che provengono dalla così detta clausola di standstill. La Corte di giustizia, grazie ad una specifica sentenza, ha chiarito che un qualunque bene o servizio verrà portato a un livello di aliquota IVA superiore a quella ridotta sotto il 5%, ma che allo stesso tempo terderà di nuovo il ricompenso nella categoria di appartenenza.

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