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Lavoro, più tutele per le partite IVA

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Lavoro, il provvedimento contro la povertà vale quest’anno 700 milioni di euro

Lavoro, un provvedimento contro la povertà, con un valore pari a 700 milioni di euro. Le riforme del Governo per un settore sempre in crisi ha visto negli ultimi giorni delle novità importanti dove spiccano anche le tutele, con il jobs act, che prevede anche più tutele per le partite IVA. Con questi due provvedimenti il Governo prova a riprendere il filo della sua azione, dopo che nell’ultimo periodo aveva dovuto lasciare il passo all’emergenza sulla crisi delle banche.

Gli incentivi fiscali. Importanti sono le novità dei due provvedimenti, visto che a rafforzarsi saranno in particolare le garanzie e maggiori saranno le tutele sul lavoro per tutti i soggetti che saranno indisponibili per maternità, malattie o infortuni, con il rapporto lavorativo, in caso di salute che non potrà essere interrotto, ma solo sospeso e senza stipendio, in caso di assenza dal posto di lavora superiore ai 150 giorni all’anno. Ma quanti lavoratori riusciranno a coprirsi con il jobs act delle partite IVA? La risposta secondo i Cgia è negativa, in quanto saranno ben pochi lavoratori. I lavoratori autonomi sono in totale circa quattro milioni, ma questo provvedimento va ad interessare solamente quelli iscritti alla gestione separata dall’Inps, con la percentuale totale pari al 6%. Novità. Il provvedimento approvato vede anche un’altra importante novità. Il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha voluto sottolineare che tutto questo non si tratta di un nuovo contratto, ma solamente per una modalità flessibile di esecuzione del lavoro subordinato. Anche per quanto riguarda la legge del contrasto alla povertà con l’attivazione di un impegno preso lo scorso anno con la manovra finanziaria, che aveva predisposto un obiettivo con una dote pari a 700 milioni di euro per il nuovo anno. Da segnalare che tutta la platea dei beneficiari è stata delineata dallo stesso Ministro dell’Economia: sono 280.000 le famiglie, 550.000 i bambini verso i quali è orientato questo nuovo piano, con un totale di circa 1,15 milioni di persone complessive.

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