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L’accertamento da redditometro non infrange il diritto alla privacy

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#pinomerola
I limiti posti all’attivita  Accertativa da redditometro – al fine di salvaguardare la privacy del contribuente – non sono generici, ma riguardano dati particolarmente  precisi, che non impediscono l’azione “investigativa” del Fisco.
E’ quanto afferma l’ordinanza 17485 del 4 luglio, che accoglie l’appello dell’Agenzia delle entrate  e rigetta  la famosa sentenza del Tribunake  di Napoli, che vietava agli uffici delle Entrate l’acquisizione e l’utilizzo di dati riguardanti il contribuente ai fini del redditometro. L’attività di ispezione del Fisco, infatti, è fondata e regolata altro disposizioni di legge.
Non poteva essere altrimenti visto che il cittadino italiano è super controllato in una sorta di dittatura fiscale CHE NON SCONFIGGERÀ L’Evasione

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