Prima l’abolizione ed ora spunta nuovamente la volontà del Governo di reintrodurre i Voucher e, intanto, la Cgil scende in campo per dire no. La Cgil “ritiene gravissima l’eventualità che il Governo, attraverso l’emendamento al Decreto Legge n. 50/2017 attualmente in discussione in Parlamento, definisca una nuova normativa sul lavoro occasionale”. Nell’ordine del giorno approvato dal Comitato Direttivo che si è riunito a Roma si legge che “Le proposte in discussione, sulle quali mai si è realizzato un confronto con il sindacato e con la Cgil in particolare, contravvenendo agli impegni formalmente e ripetutamente assunti dal Governo prefigurerebbero il ritorno, con norme peggiori, ai voucher che Parlamento e Governo hanno cancellato poche settimane fa, assumendo lettera e sostanza del quesito referendario proposto dalla Cgil”. Dichiarazione netta anche quella di Giulio Marcon, capogruppo dei deputati di Sinistra Italiana, il quale ha annunciato il monito “Il governo non pensi di far tornare i voucher …. sarebbe un vero e proprio scippo ai danni del milione di lavoratori e lavoratrici che hanno firmato i referendum per abrogarli”.
Avversa la reazione della Cgil contro i tentativi di reintrodurre o voucher: “Se dalla manovra di aggiustamento di bilancio usciranno norme che non sono in coerenza con l’intervento che ha abolito i voucher … valuteremo tutte le iniziative di contrasto possibili, a partire da un nuovo coinvolgimento della Corte di Cassazione”.
La Cgil continua in merito “Sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica – sottolinea il sindacato – che un Governo e la sua maggioranza intervengono con un provvedimento legislativo opposto a quello emanato poco prima con il fine di evitare una prova referendaria. Questo configurerebbe una sostanziale violazione dell’art. 75 della Costituzione e costituirebbe un atto irrispettoso nei confronti della Suprema Corte di Cassazione che si è appena pronunciata in proposito”.
Per la Cgil è “un palese atto di spregio nei confronti di tutti coloro che firmarono a sostegno del quesito referendario per abrogare i voucher e di una vera e propria lesione della democrazia, essendo evidente la spregiudicatezza con la quale si è legiferato poche settimane fa al solo scopo di impedire agli elettori di pronunciarsi”.
Intanto, il Comitato Direttivo della Cgil, infine, ha dato “mandato alla Segreteria, in ragione delle eventuali decisioni parlamentari, di promuovere sia una petizione popolare per il rispetto dell’art. 75 della Costituzione repubblicana, sia una grande manifestazione nazionale alla quale chiamare a partecipare lavoratori, pensionati, cittadini e tutte le organizzazioni democratiche del Paese”.
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